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27 GENNAIO 2018: IL GIORNO DELLA MEMORIA NEI MONTI LEPINI

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale che si celebra ogni anno per ricordare le vittime dell’Olocausto. La data è stata scelta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2005 e rievoca la liberazione del campo di concentramento di  Auschwitz ad opera delle truppe sovietiche, avvenuta il 27 Gennaio del 1945. In Italia, le Leggi Razziali furono emanate nel 1938 e, successivamente, a partire dall’ingresso in guerra dell’Italia a fianco della Germania, avvenuto nel 1940, vennero istituiti campi di internamento riservati ai profughi ebrei stranieri ma, anche, agli ebrei italiani considerati pericolosi in quanto antifascisti. La cosiddetta “Soluzione Finale” fu applicata agli ebrei italiani a partire dal 1943, quando, a seguito dell’armistizio, le truppe tedesche occuparono l’Italia.

Sinagoga di Sermoneta
Sinagoga di Sermoneta

Secondo il portale “Italia Judaica”, vi sono evidenze di stanziamenti ebraici, nel corso dei secoli, nei comuni dei Monti Lepini. A Sermoneta, la testimonianza più evidente è costituita dalla Sinagoga, eretta nel XIII secolo nell’ex Via degli Ebrei, oggi Via Marconi; ma, anche, dall’antico cimitero ebraico, sito in quella che oggi è conosciuta, per l’appunto, come “Strada della Tomba” o “Tomba dei Giudei”. A Sezze, la presenza ebraica è certificata da un documento del 1452 di Papa Niccolò V. Dopo l’annessione al Regno d’Italia, alcuni ebrei fecero ritorno nel centro lepino. Non molti anni dopo, l’Amministrazione comunale concesse loro un luogo per dare sepoltura ai propri cari. Il cimitero ebraico di Sezze è ancora oggi in funzione. L’antica presenza delle comunità ebraiche è stata accertata, inoltre, nei comuni di Bassiano, Cori, Carpineto Romano, Segni, Maenza, Sonnino e Priverno.

Cimitero ebraico di Sezze
Cimitero ebraico di Sezze

Come in tutta Italia, anche nei Monti Lepini sono previsti, per il Giorno della Memoria, molteplici manifestazioni ed eventi. A Sezze, verrà presentato, presso il Museo Archeologico, il volume “E’ inutile più sperare”, curato da Giancarlo Onorati. La pubblicazione tratta della vicenda di Margherita Bondi, nata a Sezze e morta ad Auschwitz nel 1944; di suo marito, Raffaele Milano, ucciso nell’Eccidio delle Fosse Ardeatine del 1944; e di Silvana Milano, loro figlia, deceduta nel campo di concentramento di Bergen Belsen nel 1945. A Sonnino, verranno installati altoparlanti che scandiranno poesie, canzoni e i nomi dei deportati nei lager nazisti. Ad Artena, presso la sala del Consiglio Comunale, verrà presentato l’ultimo lavoro di Lia Levi, importante scrittrice di origine ebraica, intitolato “Questa sera è già domani”.

“L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”.
(Primo Levi)

 

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