testatacittadellacitta
ilprogetto

Il progetto presentato per la candidatura a ‘Città della cultura 2018’ intende utilizzare la leva della cultura come fattore produttivo di sviluppo economico, di sviluppo del capitale umano, di riqualificazione e rigenerazione urbana di alcuni luoghi, di rivitalizzazione del patrimonio identitario materiale e immateriale.

Il modello organizzativo più funzionale per poter sviluppare delle chiavi di lettura delle ricchezze e delle peculiarità del territorio è quello dei contenitori che aggregano luoghi, beni culturali, arti e artisti, con combinazioni adeguate e contaminazioni che possano suscitare interesse ed attenzione.

In questa fase abbiamo immaginato 3 contenitori:

Archeologia
Arte e Architettura
Tradizioni e Cultura popolare

Su questi temi si svolgeranno dibattiti, eventi, lezioni, performance che coinvolgeranno l’intero territorio dei Monti Lepini nel corso di tutto l’arco dell’anno.

Il progetto della “Città delle città dei Monti Lepini” rappresenta una ulteriore spinta propulsiva ad un cambio di paradigma culturale anche per il locale sistema delle imprese di produzione e di servizi.

L’area dei Monti Lepini si caratterizza come un sistema economico prevalentemente basato sull’agricoltura, sull’allevamento, sull’artigianato e sul terziario tradizionale. Il mondo delle aziende locali è formato da piccole e medie imprese con una rilevante presenza di imprese familiari. E’ un sistema esposto a minacce di indebolimento economico a causa della sua dimensione, che ne limita le capacità di investimento, e delle rilevanti difficoltà di mercato causate principalmente dalle rigide regole della Grande Distribuzione Organizzata. Numerosi e ricercatissimi sono tuttavia i prodotti di eccellenza che questo territorio esprime, specialmente nel settore dell’enogastronomia.

Bisogna fare squadra, bisogna allearsi per la valorizzazione dei prodotti tipici dei Monti Lepini.

Va in questa direzione il rapporto che la Compagnia dei Lepini ha instaurato con “Slow Food Italia” (con cui è stato firmato un protocollo di cooperazione) con l’obiettivo di creare l’Arca dei Sapori dei Monti Lepini, un paniere finalizzato a definire le produzioni tipiche locali di maggiore qualità, i disciplinari che ne identificano gli elementi di valore e le regole di produzione. La rete dei produttori che aderisce ai disciplinari e che si fregia del marchio di appartenenza all’Arca dei sapori dei Monti Lepini vedrà coinvolte le imprese della ristorazione e dell’enogastronomia, impegnate a garantire nella proposta enogastronomica offerta al mercato la presenza di un numero sufficiente di prodotti tipici locali.

Serve ripensare e rilanciare i nostri servizi turistici.

Attraverso la costituzione della Rete dei servizi turistici dei Monti Lepini si aggregheranno tutte le attività pertinenti quali: Alberghi, B&B, Agriturismi, Ostelli; Imprese di trasporto privato; Imprese di intermediazione e di produzione turistica che operano sul territorio (Agenzie Viaggi, Tour Operator, Associazioni di promozione turistica, Pro loco); Guide turistiche, Accompagnatori turistici e Guide ambientali.

L’obiettivo della Rete dei servizi turistici ed enogastronomici sarà quello di costruire dei prodotti adeguati a sostenere la programmazione delle attività previste per la “Città della cultura 2018”.

Verrano proposti pacchetti turistici combinati per permettere una soddisfacente fruizione degli eventi e delle attività; percorsi enogastronomici combinati adeguatamente per permettere di conoscere e degustare le specialità tipiche locali integrate nel contesto storico, culturale e ambientale da cui hanno avuto origine; verrà creata una Card dei servizi dei Monti Lepini che consenta a tutti i possessori di ottenere una facilità di accesso ai servizi proposti, un beneficio economico sull’acquisto dei beni e dei servizi, la possibilità di ottenere servizi personalizzati nell’ambito della fruizione dei Beni culturali, dei Trasporti, della ricettività turistica.

Scopri le sezioni del progetto
identitaterritorio
ilpatrimonioculturale
ilpatrimonionaturale
laviafrancigena
innovazionetecnologica
ilprogetto
condividi