Il castagno trova nei Monti Lepini uno degli habitat più congeniali, in particolare sul versante occidentale caratterizzato da strati di terreno di origine vulcanica, e ne definisce l’eccezionale paesaggio. I pluricentenari castagni formano boschi di impareggiabile bellezza e forniscono, in significative quantità, un alimento di eccellente qualità.
I soli comuni di Montelanico, Segni e Carpineto Romano, con i loro oltre 1.000 ettari di castagneti da frutto producono circa 30 mila quintali l’anno di castagne, compresi i famosi marroni.
Per la sua composizione molto simile a quella del frumento, la castagna è stata a lungo un alimento quotidiano per le popolazioni dei Monti Lepini. Frutto dall’alto potere nutritivo, la castagna è ricca non solo di amidi, ma anche di proteine, grassi e minerali. Il suo contenuto di vitamina C è sorprendente: essendo la presenza di questo elemento solitamente associata al sapore acido, non si sospetta che la castagna ne contenga la stessa quantità del limone.
La vocazione della castagna non è solamente quella di frutto, ma è un ingrediente usato per zuppe, ripieni per carni, contorni, dolci.