Priverno: Processione del Venerdì Santo
04015 Priverno LT
Italia
Venerdì 19 Aprile – ore 20:30
Tengo stretta la vecchia seggiola impagliata, mi seggo e osservo.
Le ossa sono fragili, il busto inerme, la mano tremula, ma lo sguardo no, quello non può invecchiare.
Io sono la memoria, io sono il ricordo, io sono la tradizione.
Sono le ore 20.30 in punto di Venerdì Santo.
Il Borgo diviene luogo di “Perdissione”.
Sulla sommità della scala, il Cataletto, domina la Piazza.
Quadri e statue, le Macchine, portate in spalla da giovani aitanti, rappresentano i misteri della Passione.
Sento quel peso che mi soffoca.
Volti scultorei carichi di pathos si fanno largo tra la folla ed improvvisamente si arrestano al segnale delle Confraternite : tristi canti corali echeggiano nelle stazioni della via Crucis.
Il fioco barlume delle lanterne tinge di bianco silhouette vestite di un lungo saio e dal volto coperto che come pedine di una dama affiancano due tetre figure nascoste.
Il suono metallico si fa spazio nel silenzio dell’oscurità, stridore che ancora addolora le caviglie e il cuore.
Arrancano scalzi, incatenati, sorreggono una grossa croce; la loro identità è segreta, nota solo all’arciprete e al comandante dei carabinieri.
Sono i pentiti, sono i Sacconi!
La gente ti fissa, ti scruta, ti teme
Io sono la memoria, io sono il ricordo, io sono il mistero.
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