La chiesa di San Michele Arcangelo, è stata eretta nel XII secolo, ampliata nel 400 (quando una torre viene inglobata nell’edificio sacro), e ampiamente rimaneggiata nel 700. All’interno spiccano gli affreschi novecenteschi di Aurelio Mariani, un artista di Velletri, e la pala tardo ottocentesca di San Michele Arcangelo, ottima copia di un’opera di Guido Reni. Il soffitto a botte è decorato da cassettoni e la navata centrale termina in un’abside circolare anch’essa decorata. L’imponente organo, con oltre 1200 canne, è stato suonato per la prima volta nel 1999 dal musicista americano James E. Goettsche. Lo strumento consente a Rocca Massima di accogliere un’importante rassegna Organistica Internazionale.
La chiesa, di piccole dimensioni, viene edificata intorno al 1606, poco fuori le mura urbiche. La struttura presenta una sola navata, con un solo altare e una cantoria rialzata in corrispondenza dell’abside. La cura della chiesa era affidata alla confraternita del Carmine. nella parte destra era murata un’urna cineraria romana, usata come fonte battesimale; se ne perse traccia dopo i restauri del 1991. Attualmente la chiesa viene usata sporadicamente; a pochi passi dall’edificio è stata impiantata la nota attrazione turistica “Flying in the sky”.
Edificata nel XVI secolo con il contiguo convento, si colloca sulla omonima strada, al di fuori del centro storico di Rocca Massima. La facciata, di linee semplici, ha unico portale d’ingresso con lunetta e timpano alla sommità . L’interno è a navata unica e sulla parete d’altare presenta un grande affresco di Aurelio Mariani con la figura di San Rocco.