Il Palazzo, risalente al XIII secolo, presenta la facciata di stile gotico, con al piano terra tre grandi archi a sesto acuto, poggiati su robusti pilastri, che formano un porticato usato nel medioevo per il mercato. Al piano superiore sono presenti tre finestre, una bifora e due trifore. Un restauro del 1862 ha aggiunto tre finestre all’ultimo piano, la vela con l’orologio e il balcone con la ringhiera in ferro lavorato. E’ situato nell’attuale Piazza Giovanni XXIII.
Risalente al XV – XVI secolo, appartenuto ala Famiglia Guarini. Fu in seguito acquistato e restaurato dai Tacconi sul finire del secolo scorso. E’ localizzato in Via S. Giovanni.
L’edificio, realizzato nel XVIII sec. su antiche case medievali, si fa ammirare per un monumentale portale a tutto sesto realizzato con blocchi calcarei e ingentilito da eleganti modanature. Sopra il portale insiste un robusto balcone, la cui ringhiera in ferro battuto è del XVIII secolo. Sulla ringhiera è possibile ammirare il monogramma del fabbro. E’ localizzata in Via Consolare.
Risalente al XIII secolo, situato nella Piazza Giovanni XXIII, è l’unico dei palazzi perimetrali della piazza ad aver conservato qualche elemento originario dopo il restauro del 1924–25, come ad esempio le finestre dei due piani, mentre i graffiti della facciata e la modanatura delle porte riproducono elementi preesistenti del XVI secolo.
Situato all’interno del centro storico, in Via S. Giovanni, risale al XVIII secolo ( su insediamento medievale). Nella parte superiore della facciata si nota un filare di archetti pensili appartenenti all’edificio originario. Il portale, a tutto sesto, è decorato con tessili a punta di diamante.
Grandioso è il palazzo della famiglia Zaccaleoni, realizzato tra il XVI e il XVII secolo: in realtà più che un palazzo si tratta di un grosso e compatto blocco edilizio molto più grande degli edifici adiacenti, in Via F. Zaccaleoni. Esso ha una sua peculiarità in quanto ogni finestra è decorata con complessi stucchi, volute, timpani, mostre sagomate, festoni, tralci, cartigli. Fra questi stucchi, tipici dell’epoca, si inserisce una serie di protomi mostruose, proboscidi di elefanti, occhioni dallo sguardo torvo.
L’edifico si trova vicino alla chiesa di San Giovanni. Fu costruito dalla famiglia Cerroni nella prima metà del Settecento; successivamente fu abitato dalla famiglia Setacci. Il palazzo presenta un portale realizzato con conci di pietra locale, sul quale vi sono interessanti decorazioni: maschere, stemma gentilizio e due pompose cornucopie.
Tale edificio è importante per la storia edilizia di Priverno in quanto è contemporaneo al palazzo comunale. Alcuni studiosi lo hanno identificato come il luogo dove stazionava il corpo di guardia e si presenta come una robusta casa – torre. Molto bello e ben curato è il parato murario realizzato con piccoli scapoli di calcare locale secondo la tecnica medievale. L’interno, oggetto di un radicale restauro, presenta interessanti elementi architettonici di stile cistercense. E’ posizionato nell’attuale Via S. Giorgio.