progetto-restyling-sito-sezze-itinerari1920x600

ITINERARI

Itinerario

 

Tematismo: storico, artistico

Luogo di partenza: Abbazia di Fossanova

Difficoltà: nessuna

Tempo: 2 ore circa

Erede di un antico insediamento dei Volsci , Privernum ( oggi Priverno), sorge su un colle dei Monti Lepini, a dominio del tratto finale della Valle dell’Amaseno.Come altri siti del Lazio meridionale, la vecchia “Piperno” ha la duplice caratteristica di conservare tracce templari e vestigia d’arte cistercense. Importante è la meravigliosa Abbazia di Fossanova , situata a pochi chilometri dal paese, primo esempio del gotico italiano è da mille anni un punto di riferimento per chi traversa questa parte del Lazio. L’Abbazia  è situata  in Via San Tommaso D’Aquino 1.La chiesa fu consacrata nel 1208. Intorno allo splendido chiostro, in modo concentrico furono costruiti la chiesa, la sala capitolare, i dormitori dei monaci, il refettorio, la cucina e il dormitorio del i conversi; di poco separati da questo complesso abbiamo il cimitero dei monaci, la foresteria e l’infermeria.

Dall’ Abbazia percorrendo la via che conduce a Priverno , si può deviare verso il meraviglioso Castello Tolomeo Gallio San Martino. In realtà è una villa patrizia della metà del secolo XVI, edificata sul colle di San Martino dal Cardinale Tolomeo Gallio. Ha una struttura quadrata su due piani visibili. All’interno vi è un ampio cortile a cui vi si accede dal portone d’ingresso, a bugnato con arco a tutto sesto, sormontato da uno stemma raffigurante il casato dei Borghese. La facciata presenta anche un balcone sul portone d’ingresso.
L’edificio è completato da quattro torri angolari e da contrafforti esterni che danno alla villa un carattere difensivo.

Da qui si può raggiungere Priverno e parcheggiare nel Piazzale Martiri d’Ungheria e si può iniziare il percorso a piedi, partendo dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate di stile gotico – cistercense. La particolarità della chiesa è quella di offrire al visitatore il pregio di mostrarsi nei suoi caratteri originali.

Continuando su Via Borgo Sant’Antonio e poi su Via Consolare si arriva alla Chiesa di San Nicola, probabilmente di fondazione gotica, ma della struttura originaria è ancora visibile solo il portale poiché fu rimaneggiata nel XVII-XVIII secolo quando venne concessa ai Padri Dottrinari.

Continuando su Via Consolare si arriva a Piazza Vittorio Emanuele, parte centrale del paese dove vi è il Comune, il Museo Archeologico, la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, la Fontana dei Delfini e il monumento ai Caduti.Il Palazzo del Comune risalente al XIII secolo, presenta la facciata di stile gotico, con al piano terra tre grandi archi a sesto acuto, poggiati su robusti pilastri, che formano un porticato usato nel medioevo per il mercato. Al piano superiore sono presenti tre finestre, una bifora e due trifore.

Il Museo ospitato nell’ottocentesco palazzo del Vescovado, in pieno centro storico della città, è stato inaugurato nel 1996: la sua apertura ha segnato il punto di arrivo, e non certo conclusivo, di un lungo periodo di gestazione, durato quasi un decennio, che ha visto collaborare studiosi e ricercatori di Università, Soprintendenze e Musei, in un’intensa e proficua attività di studio, di ricerca e di scavo che ha permesso di gettare le basi per ricomporre l’immagine dell’antica città di Privernum e scriverne la sua storia.
Quando il Museo è stato istituito, nel 1986, di Privernum ben poco si conosceva; passata quasi sotto silenzio nella tradizione letteraria antica e trascurata negli studi moderni, la sua memoria sembrava non potersi affidare ad altro se non alle gesta di Camilla, la leggendaria eroina figlia di un re della volsca Priverno, immortalata con enfasi, e in un clima di fascino e di mistero, nei versi dell’Eneide di Virgilio.
Sul fronte archeologico, il nascente Museo poteva contare solo su una collezione di circa trenta pezzi, fra sculture e iscrizioni, rinvenuti casualmente e via via accumulati nei magazzini del Comune .

Consacrata nel 1183 da papa Lucio III, la Cattedrale domina la Piazza dall’alto di un’imponente scalinata, sotto il cui portico è posta un’iscrizione che ne ricorda proprio la consacrazione. Della Cattedrale originaria poggiano su colonnine sorrette da  animali stilofori, tipica rappresentazione simbolica medioevale a difesa dell’edificio dalle forze negative. La figura del cavallo invece alluderebbe alla mitica figura della virgiliana regina Camilla, allevata con il latte di cavalla.  Importante Il culto della Madonna che  ha tutt’oggi un posto rilevante nella religiosità e nel folklore degli abitanti del paese: ogni anno, il 14 agosto, continua a svolgersi una processione in suo onore ed ogni cinque anni il carro sul quale è montata la tavola dipinta viene fatta trainare da due grandi buoi bianchi, in ricordo di quegli stessi animali che, secondo la leggenda, di colpo si fermarono, inginocchiandosi proprio laddove l’immagine giaceva non vista, ricoperta di terra.

Continuando il percoso su Via Umberto I  si prosegue su Via S.Giovanni dove si trova l’omonima chiesa Probabilmente antica quanto quella di S. Benedetto, la chiesa di S. Giovanni si ritiene edificata nel XI secolo e fu ricostruita parzialmente all’inizio del XIII secolo. L’interno è a tre navate. Fra i numerosi affreschi che ornano le sue pareti, la maggior parte databili al XV secolo, è particolarmente interessante il ciclo di S. Caterina d’Alessandria, dovuto a un maestro campano d’influenza fiorentina (XIV secolo). Pregevole il resto della composizione “Madonna col Bambino e santo vescovo” (XV secolo) pure di ascendenza toscana, dall’antica decorazione scultorea resta solo la “Crocetta”, piccola stele eretta davanti la chiesa con i resti del pulpito romanico.

Continuando su Via Scogli si riprende  Via Consolare dove troviamo la Porta Napoletana o Porta Posterola di Priverno ed è l’unica delle porte dell’antica Piperno ancora funzionante. Internamente si presenta con un arco ogivale, mentre all’esterno abbiamo un arco a tutto sesto decorato da un bel bugnato. Isolato dal contesto originario il grande arco, una volta posto lungo le mura antiche, ancora può essere ammirato per la sua imponenza. È realizzato con scapoli calcarei sagomati e squadra. È situato nell’attuale Piazzale Metabo.

Da qui si prende Via Giuseppe Garibaldi  e su Via Leo Leone troviamo la Chiesa di San Benedetto  sita nella parte esterna e meridionale della città, nella piazza omonima, è il monumento più antico di Priverno. Già sede vescovile, fu realizzata tra la fine del IX e il X secolo e rimaneggiata nel XIII secolo. Il campanile originario, distrutto da un fulmine nel 1785, fu ricostruito l’anno successivo. La chiesa fu poi ripetutamente modificata, fino al restauro integrale degli anni 1971 – 74. All’interno si conservano pregevoli affreschi del XIII secolo dovuti a maestri di formazione laziale e campana; a periodi successivi si riferiscono altri dipinti, realizzati da artisti locali, come una “Annunciazione” attribuita a Pietro Coleberti da Piperno (XV sec.) e gli affreschi dell’abside (XVI sec.)