Notizie precise sulla sua costruzione non sono note. Si presume introno al XII sec. quando appartenne ai De Ceccano per poi passare agli Annibaldi e, con un salto temporale, ai Massino ( XVI sec. ) e agli Altieri ( XVIII sec. ). Al suo interno soggiornò Papa Pio IX in occasione della sua visita del 1856. La costruzione domina il paese ed appare robusta e quadrata, con bastoni angolari, alleggerita all’interno da un vasto cortile.
Nel borgo, proprio di fronte alla porta principale, sorge il Palazzo delle Carceri, di origine medievale. La sua costruzione risale al 1807 per volere del principe Pietro Gabrielli. L’architetto incaricato per la realizzazione di tale opera fu il romano Francesco Rust, al quale venne commissionato anche l’ampliamento del palazzo dei Gabrielli. L’edificio si presenta come un imponente blocco di forma irregolare, scandito da finestrature regolarmente disposte su tre delle sue cinque facciate. Il prospetto Est, non presenta un disegno architettonico preciso. Nel lato corto dell’edificio è inserita la porta di accesso ai piani superiori ed ai locali sotterranei un tempo utilizzati come carcere. Nella progettazione di tale edificio, l’architetto dovette tenere conto del tessuto urbano circostante; è per tali ragioni che si optò per la realizzazione di un edificio racchiuso in cinque facciate di diversa misura. L’edificio risulta orizzontalmente quadripartito. In via del Muro Torto, una epigrafe affissa nel 1772, sotto papa Clemente XIV, elenca le concessioni pontificie al principe Angelo Gabrielli.
Di origine medievale, ospitava la Civica Amministrazione. Piuttosto modesto nella struttura, è stato completamente ristrutturato.
Edificio di epoca medievale, si trova visino alla chiesa e per la sua forma quadrata e per i contrafforti che irrobustiscono la struttura viene chiamato “Il Castello”.
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