La costruzione della chiesa, stretta tra le case, risale alla seconda metà del XIII secolo. Un piccolo portico immette nella navata centrale, affiancata dalle due laterali. La pianta ha forma irregolare; il soffitto ha volte a crociera semplice e poggia su arcate di cui una soltanto a sesto acuto. All’interno di notevole interesse: l’organo settecentesco, il battistero del 1603, la pala d’altare del pittore fiammingo Francesco da Castello raffigurante L’incoronazione della Vergine con san Michele Arcangelo” (fine del XVI sec.), l’affresco raffigurante la Crocifissione. Dalla navata sinistra, scendendo delle scale, si accede alla cripta dove troviamo affreschi quattrocenteschi. Situata nelle vicinanze di Piazza del Popolo, la chiesa è attualmente chiusa, ma può essere visitata con la Pro Loco di Sermoneta.
Costruita dai monaci dell’Abbazia di Fossanova, su una struttura esso della esistente del XII secolo, la cattedrale presenta un evidente stile cistercense, soprattutto nell’impianto longitudinale della chiesa, a tre navate divise da robusti pilastri, maggiormente evidenziata dopo i restauri del secolo scorso. La struttura odierna risulta notevolmente modificata rispetto a quella originaria, soprattutto Senza a seguito della realizzazione di numerose cappelle tutte diverse tra loro, avvenuta nel XVIII secolo.
La Cattedrale situata in piazza S. Maria si caratterizza e del sicuramente per l’alto campanile romanico (circa 24 metri) costruito a blocchetti squadrati di calcare. Composto da cinque piani, si osservano modiglioni e scodelle maiolicate. L’ingresso è a del preceduto da un portico di stile gotico a due arcate a sesto acuto.
All’interno merita di essere vista la sedia episcopale calcarea, ricavata da un’ara romana del periodo adrianeo. Pregevole è anche la pala d’altare, in una delle cappelle laterali, raffigurante la Madonna degli Angeli (opera di Benozzo Gozzoli, XV secolo), che protegge con le mani Sermoneta, adagiata sulle sue ginocchia e riconoscibile dal campanile e dalle mura del Castello. Altre splendide opere sono: l’Incoronazione della Vergine (di Girolamo Siciolante), la Madonna che allatta il Bambino di ispirazione leonardesca, la Madonna e i santi Gesuiti (di Odoro Vicinelli), San Giacomo con pellegrina e bastone (di G.B. Viganego, XVIII secolo), lo Sposalizio di S. Caterina d’Alessandria (XVIII secolo).
E ancora la cappella del coro affrescata con scene della glorificazione della Madonna Assunta in cielo, nonché con figure relative alla vita della stessa caratterizzate per una delicata umanità.
Situata all’ingresso del paese, in corso Garibaldi, è dedicata a San Giuseppe, patrono di Sermoneta. Risale al 1520, ma soltanto 1733 venne terminata la bella facciata con la ripida gratinata. Ad unico ingresso centralo ed unica navata con soffitto a volta a crociera, sui due lati si aprono tre piccole cappelle semicircolari tra le quali, di notevolissima importanza, la seconda sul lato destro detta Cappella Caetani, affrescata da Girolamo Sociolante e commissionata da Bonifacio Caetani probabilmente nel 1550, e la prima a sinistra, detta cappella dei Santi Giovanni e Paolo, con affrechi cinquecenteschi.
Si trova in Valle Pagana fuori le mura, ma dentro l’abitato. E’ stata costruita nel XIII secolo ed è a tre navate. Rappresenta un’interessante edificio di architettura medievale.
Appena fuori dal centro abitato, è situata su un’altura, a meno di un chilometro dal paese con il quale è collegato per mezzo della Via San Francesco. La chiesa di San Francesco, con annesso convento, si caratterizza per una struttura ad una sola navata e tre cappelle sul lato destro. Edificata forse nel XIII secolo, sono evidenti le manomissioni dei secoli successivi soprattutto nella facciata.
Nel 1971 fu realizzato al suo interno il sacrario per i caduti italiani in Egeo durate la Seconda Guerra Mondiale.