Costruita con le funzioni di cappella dell’adiacente castello, nel XIV secolo fu ingrandita e restaurata secondo lo stile dell’arte cistercense. Nel XVII secolo fu restaurata secondo lo stile barocco del tempo, alterando l’equilibrio delle arcate gotiche. La facciata, però, presenta l’originale portale, la lunetta e l’oculus per illuminare l’interno. Quest’ultimo è ad una sola navata con una struttura a tre archi ad ogiva. Sulla sinistra sono presenti tre cappelle, la più interessante delle quali è quella dedicata a San Sebastiano: quattro figure umane (raffiguranti un uomo con viola, un altro con un liuto, uno con messi ed un quarto con il rosario) che fungono da capitelli della struttura. Nella chiesa meritano di essere ammirate, inoltre, un’icona della Madonna delle Grazie, venerata dai Sonninesi, in stile bizantino (XIII secolo).
Risalente probabilmente al XIII secolo, fu restaurata e riconsacrata nel 1604 da vescovo sonninese Pomponio De Magistris, che probabilmente fece realizzare anche l’altare maggiore, opera di pregevole fattura. Il soffitto, a cassettoni di legno, venne decorato all’inizio del Novecento con scene di vita di Cristo. In una cappella della chiesa si può ammirare un dipinto di buona levatura tecnica, “Il Transito di San Giuseppe”, di scuola romana, che risale al XVIII secolo. Vi furono battezzati i due dei più famosi, sia pure per ragioni diverse, cittadini sonninesi: il brigante Gasbarrone e il cardinale Giacomo Antonelli, che fu segretario di stato di Pio IX. E’ situata lungo Via Vittorio Emanuele, l’antica Via di Mezzo.
La chiesa di San Marco (XV secolo) si trova nel centro storico, nei pressi di Piazza Garibaldi, ed è stata interamente restaurata. Ha stile neoclassico con una sola navata, armonica nel suo complesso. Recentemente, chiusa al culto, è stata adibita a centro culturale e ad auditorium.
La chiesa, presumibilmente di età medievale, è stata completamente ristrutturata nel XIX secolo. Il fabbricato esce dal perimetro delle cinta medievali, ma l’ingresso, all’interno di esse, è costituito da una navata centrale con ai lati due cappelle con statue lignee e immagini di santi. Nella prima cappella a destra c’è un’opera interessante, “San Pietro liberato dal carcere”. E’ un olio su tela del pittore romano Pietro De Stefani realizzato nel 1911. E’ localizzata nel borgo di Sant’Antonio, in Piazza San Pietro.
E’ un complesso imponente. Costruito nel XIII secolo, appartenne alle monache dell’ordine cistercense, e fu a lungo sotto la giurisdizione dell’abate di Fossanova. Ora è completamente inglobato nel cimitero di Sonnino. Nel monastero ci sono resti di affreschi che risalgono al XIII secolo.
Esistente fin dal 1350, fu nel passato uno stimato centro di studi filosofici e teologici. La chiesa presenta una facciata con linee semplici ed eleganti. All’interno dell’arco del portale vi è lo stemma dei frati minori conventuali. Fu edificata sui resti di una chiesa cistercense dedicata all’Annunziata. Interessante è l’altare maggiore, con un dipinto di ottima fattura, “La Madonna della Misericordia”, un olio su tela dei primi anni del XVII secolo. E’ posto all’inizio del paese, in Via San Francesco.