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Il Maggio dei Libri a Pontinia: Presentazione del libro “Giallo nella palude redenta” di Antonio Scarsella

Quando:
11 maggio 2024@17:00 Europe/Rome Fuso orario
2024-05-11T17:00:00+02:00
2024-05-11T17:15:00+02:00
Dove:
Museo dell'Agro Pontino
Piazza J. F. Kennedy
1
Costo:
Gratuito

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ANTONIO SCARSELLA
GIALLO NELLA PALUDE REDENTA
Edizione Atlantide

“Agnelli, lupi e figli delle tenebre” nella Latina dei primi anni Cinquanta

C’è il cadavere di un uomo sotto un ponte, lungo l’argine di un canale di bonifica, e il maresciallo Duilio Spolon, di origini venete, deve sciogliere il mistero di un’intricata matassa. Siamo a Latina-Littoria, al centro dell’Agro redento, nel periodo che segue il secondo conflitto mondiale, quando la questione contadina era ancora uno dei problemi più importanti della vicenda nazionale.
L’occupazione delle terre e gli scioperi alla rovescia  animavano la cronaca locale colorandosi di una particolarità tutta interna alla storia di questo territorio: la conflittualità tra coloni assegnatari dei poderi dell’ONC e contadini poveri della collina lepina che si erano sentiti espropriati delle terre della pianura e ne rivendicavano il possesso.
La questione si complicava politicamente perché i coloni veneti assegnatari dei poderi votavano in massa per la Democrazia Cristiana, mentre i contadini poveri dei Lepini erano legati al Partito Comunista e al Partito Socialista, insomma i “bianchi” contro i “rossi”.
È questo il contesto in cui il maresciallo deve dipanare la sua matassa, mentre le indagini si fanno serrate e nutrono contemporaneamente la riflessione politico-filosofica che il giovane carabiniere ama e che lo porterà, contro la stampa locale e i suoi superiori, a percorrere un’impervia pista tracciata dal filo dei ragionamenti e delle analisi scaturiti dalla conoscenza dei luoghi e delle persone.
Un doppio viaggio, quello in pianura, tra i poderi dell’ONC, per interrogare amici e familiari delle vittime e quello sulle colline per inseguire le tracce di un disegno criminoso teso a nascondere le fila di un sistema di sottopotere che imbriglia la vita dei poveri coloni. Durante questo viaggio, il paesaggio si rivela agli occhi del maresciallo e rivela pure le differenze antropologiche, gli incroci di vite, la mescolanza delle culture, gli interessi che si confrontano e si scontrano sulle terre bonificate.
Il rapporto tra pianura e collina è il filo rosso che tiene insieme i ragionamenti, suggerisce piste di ricerca per le indagini. Il territorio è costantemente presente nel racconto, non semplice sfondo o teatro dell’azione ma colui che contiene i segni che spiegano la storia degli uomini.
Al centro c’è sempre la terra. L’atavico desiderio di diventarne proprietari, i sacrifici, le promesse, il riscatto, l’indebitamento, le speculazioni sul loro bisogno. E poi l’opportunismo che non conosce cambiamento di regime: basta cambiare la camicia ed il mondo torna all’ordine di sempre.
Un romanzo che nasce come un giallo ma diventa occasione per un’approfondita analisi sulla storia locale e sulle eterne caratteristiche del potere e dell’uomo in generale.

Se leggi ti lib(e)ri

Se leggi ti lib(e)ri è il tema della quattordicesima edizione
In sinergia con l’ultima edizione di Libriamoci, anche Il Maggio dei Libri celebra l’importanza della lettura come strumento di conoscenza e consapevolezza, capace di rendere autenticamente liberi. “Lib(e)ri di conoscere”“Lib(e)ri di sognare” e “Lib(e)ri di creare” sono i tre filoni che caratterizzano il tema comune alle due campagne, ciascuno pensato per ospitare molteplici generi letterari e offrire diversi punti di vista sul valore sociale dei libri. Il tema istituzionale di questa quattordicesima edizione è Se leggi ti lib(e)ri, a riprova del fatto che tra le tante opposte libertà che concede l’esercizio del leggere, ce n’è una che non prevede contrari né inversioni: quella di pensare.

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