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LE MURA DI BASSIANO

Il borgo medievale di Bassiano, situato nella provincia di Latina, Lazio, è un esempio affascinante di architettura storica. Con una struttura urbanistica a cerchi concentrici, il centro storico si sviluppa attorno a un nucleo centrale che un tempo ospitava un grande torrione circolare con un diametro di 12,50 metri, ora completamente distrutto. Tuttavia, l’attrazione principale di Bassiano rimane la sua imponente cinta muraria, costruita nel XIV secolo dai signori Catani, che domina il paesaggio urbano.

Le mura di Bassiano, ispirate alla tecnica costruttiva del castello di Sermoneta, sono realizzate con piccoli scapoli di calcare dolomitico grigio, un materiale molto più duro e resistente rispetto al calcare bianco utilizzato nei vicini centri di Sezze e Sermoneta. Questa scelta conferisce alle mura una durabilità straordinaria e una solidità che si può ancora ammirare oggi.

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Partendo da Porta Nuova, un’apertura larga 2,90 metri, si può seguire un lungo tratto di mura coronato da possenti merli. Questo tratto di mura mostra chiaramente segni di essere stato costruito in periodi diversi, testimoniando la continua evoluzione delle tecniche costruttive nel tempo. Le mura si ergono su un grande banco di calcare, che fortifica ulteriormente un’area già di per sé protetta e di difficile accesso.

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Le mura sono rafforzate dalla presenza di nove torrioni, ognuno con caratteristiche uniche. Il Palazzo Catani, ora sede comunale, si trova lungo il percorso delle mura e fungeva da ingresso principale al centro abitato. Il portale d’accesso del palazzo, largo 2,55 metri, è sormontato da una loggia sostenuta da tre grandi beccatelli trilobati in calcare, un dettaglio architettonico notevole.

Torre 2

La seconda torre, con una base di 11,35 metri di semicirconferenza, è ancora ben conservata e presenta una feritoia ben visibile. La torre è collegata al Palazzo Catani da un tratto di mura di un bel colore rossastro, dovuto all’esposizione al sole che ha alterato il colore originale del calcare e della malta.

Torre 3

La terza torre, distante 31 metri dalla precedente, è semicilindrica e presenta una lunga feritoia. Anche questa torre è costruita su un banco di calcare e si conserva in buono stato. Accanto ad essa si apre “La Porticina”, un ingresso secondario al centro abitato, largo 2,85 metri, con un arco a tutto sesto.

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Torri 4 e 5

Il tratto di mura fra la torre 3 e la torre 4 è parzialmente mancante e restaurato in modo approssimativo. La torre 4, con una semicirconferenza di base di 11 metri, è notevolmente alterata e intonacata. Invece, il tratto di mura fra la torre 4 e la torre 5, lungo 21 metri, conserva ancora i merli in buono stato. La torre 5, leggermente più bassa delle altre, ha una semicirconferenza di 9 metri e presenta una buona fattura tecnica.

Torri 6 e 7

La torre 6, con una base di 9,50 metri, è molto alta e presenta due piccole finestre sulla facciata. Il tratto di mura che la unisce alla torre 7 è perfettamente conservato, con sette robusti merli e un parato murario realizzato con scapoli di calcare sagomati. La torre 7, con una semicirconferenza di 9 metri, ha la parte superiore ricostruita in tempi recenti.

Torri 8 e 9

Il tratto di mura tra la torre 7 e la torre 8 è stato in gran parte manomesso da costruzioni recenti. La torre 8, preceduta da un tratto di mura lungo 13 metri e sormontato da quattro merli, è in ottimo stato di conservazione. Infine, la torre 9, con una semicirconferenza di 10 metri, è molto alta e imponente, con una porta d’accesso aperta nella parte inferiore per l’utilizzo della struttura.

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In conclusione…

Le mura di Bassiano non sono solo un esempio di architettura medievale ben conservata, ma rappresentano anche un importante testimone della storia e della cultura del territorio. La solidità delle sue mura e la bellezza dei suoi dettagli architettonici continuano ad affascinare visitatori e studiosi, rendendo Bassiano un luogo di grande interesse storico e turistico.

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La rubrica “Pillole Artistiche” nasce con l’obiettivo di far conoscere, attraverso l’arte e i beni del territorio, i libri del “fondo locale” dei Lepini  e/o ricerche della Compagnia stessa pubblicate diversi anni fa. La Compagnia dei Lepini, che gestisce il Sistema Bibliotecario del territorio, ha il compito di valorizzare la produzione letteraria del fondo librario locale dove sono conservati volumi, che nei decenni scorsi hanno contribuito a promuovere la conoscenza del nostro territorio. Gli articoli  devono essere contestualizzati alla data in cui sono stati pubblicati i libri e/o le ricerche. Le ricerche più recenti potranno contribuire in futuro a comprendere nuovi aspetti dei beni, dei personaggi storici e dei periodi che verranno presi in esame. 
Testo di riferimento: I Monti Lepini  a cura di Luigi Zaccheo
Articolo di: Flavio Rosella 

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