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Personaggi Illustri dei Monti Lepini

I Monti Lepini, con il loro paesaggio mozzafiato e la ricca storia, hanno dato i natali a numerosi personaggi illustri che hanno lasciato un’impronta significativa nella storia della Chiesa, della filosofia e della cultura. Tra questi spiccano figure di papi, santi e intellettuali che hanno influenzato profondamente il loro tempo.

SAN VITALIANO

San Vitaliano nacque a Segni e fu Papa dal 657 al 672. Durante il suo pontificato, l’Italia era sottoposta al dominio dell’Impero d’Oriente. San Vitaliano cercò la pace e collaborò con l’imperatore Innocenzo II, sebbene quest’ultimo gli sottrasse Ravenna e saccheggiò il Pantheon a Roma nel 663. Con l’ascesa di Costantino IV, le relazioni migliorarono e Vitaliano convocò il VI Concilio Ecumenico, che si svolse dopo la sua morte. San Vitaliano è venerato sia dalla Chiesa Cattolica che dalle Chiese ortodosse. Si interessò molto alla Chiesa inglese, inviando l’arcivescovo Teodoro di Tarso a Canterbury e convincendo il re di Northumbria, Oswy, ad adottare usi romani invece di quelli celti, in particolare riguardo alla data di celebrazione della Pasqua. A Roma, promosse lo sviluppo della Schola Cantorum e, secondo il Platina, introdusse l’uso dell’organo nella liturgia romana. Morì il 27 gennaio 672 e fu sepolto nella Basilica di San Pietro.

INNOCENZO III

Lotario di Segni, nato nel 1161, divenne Papa Innocenzo III nel 1198. Studiò a Roma, Parigi e Bologna, e durante il suo pontificato riformò la Chiesa, combatté le eresie e promosse la riconquista dei Luoghi Santi. Innocenzo III credeva in una società cristiana unificata sotto il dominio del papato e dell’impero, con il papato in posizione di supremazia. Alla morte dell’imperatore Enrico VI, incoronò suo figlio Ottone, che fu poi sostituito da Federico II, con cui Innocenzo ebbe conflitti politici. Innocenzo costrinse i re Giovanni Senzaterra d’Inghilterra e Pietro d’Aragona a riconoscere l’autorità della Chiesa e proclamò la VI Crociata e la Crociata contro gli Albigesi. Rafforzò il primato del papato e aprì agli ordini mendicanti, come i Francescani. Morì nel 1216.

SAN TOMMASO D’AQUINO 

San Tommaso d’Aquino, noto come il Doctor Angelicus, nacque a Roccasecca nel 1225/1226. Celebri sono le sue cinque vie per dimostrare razionalmente l’esistenza di Dio. Nella sua opera “Summa Theologica” e altre, Tommaso dimostrò che la teologia è una scienza e che i concetti filosofici possono essere utilizzati nella formulazione dei dogmi. Studiò a Montecassino, Napoli, Parigi e Colonia, entrando nei Domenicani nel 1243/44. Dal 1880 è il patrono delle scuole e delle università cattoliche. Morì nel 1274 a Fossanova e fu canonizzato nel 1323.

ALDO MANUZIO 

Aldo Manuzio nacque tra il 1449 e il 1452 a Bassiano. Fu un editore moderno e una figura chiave del Rinascimento italiano, impegnato a preservare e diffondere la letteratura e la filosofia greca e latina attraverso edizioni stampate. Nel 1494 aprì una tipografia e nel 1502 fondò l’Accademia Aldina, con membri come Erasmo da Rotterdam e Pietro Bembo. Introdusse la collana di libri a prezzi e dimensioni ridotti e il carattere corsivo. Morì nel 1515 a Venezia.

SAN CARLO DA SEZZE

San Carlo da Sezze, nato Giancarlo Melchiori (o Marchionne) a Sezze nel 1613, trascorse i primi anni come pastore e agricoltore. A 17 anni, fece voto di castità e divenne Frate Minore, dedicandosi alla scrittura e servendo in vari conventi del Lazio come cuoco, questuante, sacrestano e portinaio. Consigliere di alti prelati e dei Papi Alessandro VII e Clemente IX, compì missioni a Napoli, nelle Marche e in Umbria. Trascorse gli ultimi 15 anni della sua vita nel Convento di San Pietro a Montorio e morì nel Convento di San Francesco a Ripa nel 1670. Fu beatificato nel 1882 da Papa Leone XIII e canonizzato nel 1959 da Papa Giovanni XXIII. Oggi, è possibile visitare la cappella di San Carlo a Sezze e pregare accanto alla sua tomba nella navata sinistra.

PAPA LEONE XIII

Nato Gioacchino dei conti Pecci a Carpineto Romano nel 1810, studiò presso la scuola dei Gesuiti. Diventato sacerdote nel 1837 e vescovo nel 1849, fu nominato cardinale dopo otto anni. Eletto Papa nel 1878, prese il nome di Leone XIII. Cercò di superare l’isolamento della Chiesa cattolica dopo la perdita del potere temporale con l’unità d’Italia. Consapevole delle difficoltà economiche e morali dei lavoratori durante la rivoluzione industriale, promulgò l’enciclica “Rerum Novarum” nel 1891, che è alla base della dottrina sociale cattolica. Aprì gli Archivi Vaticani agli studiosi, mantenendo però il “Non expedit”, cioè il divieto per i cattolici di partecipare alla vita politica dello Stato.

I Monti Lepini hanno dato vita a figure di straordinario rilievo storico e culturale, che hanno influenzato profondamente il loro tempo e la storia successiva. Le loro opere e le loro vite continuano a essere oggetto di studio e fonte di ispirazione per molte generazioni.

Articolo di: Federica Giorgi (PCTO) e Francesco Sinopoli 

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