Blog Single Post

castello-baronale

Maenza e la Mostra “Res Rustica”: Un Viaggio tra Tradizione, Arte e Simbolismo

Nel cuore dei Monti Lepini, il Comune di Maenza custodisce una tradizione agricola che affonda le sue radici nel passato: la coltivazione delle ciliegie. Questa pratica, profondamente radicata nella storia del territorio, è celebrata nella mostra “Res Rustica”, che mette in luce la ricchezza culturale e simbolica di questo frutto attraverso l’arte e il paesaggio.

LA MADONNA DELLE CIRASA: UN SIMBOLO DI DEVOZIONE E TRADIZIONE AGRICOLA 

Uno dei capolavori che testimonia l’importanza delle ciliegie nella cultura locale è l’affresco quattrocentesco noto come “Madonna delle Cirasa”. Scoperto nel 1973 durante i lavori di restauro della chiesa castellana di Maenza, dedicata a San Giacomo dai Da Ceccano, questo affresco è attribuibile alla cerchia del pittore Pietro Coleberti, un artista che aveva assorbito l’influenza della cultura umbro-marchigiana diffusa nel Lazio meridionale agli inizi del XV secolo. Originariamente, l’affresco copriva una parete più ampia della chiesa, ma oggi rimane solo la figura centrale della Madonna in trono con il Bambino. L’opera, databile ai primi anni del Quattrocento, è la più antica testimonianza artistica nel centro storico di Maenza. Grazie agli studi di Francesco Tetro, è possibile apprezzare la raffinatezza della composizione, in cui la Madonna è rappresentata con un manto carminio bordato d’oro, un dettaglio che sottolinea la volumetria ben costruita delle figure.  Il dettaglio iconografico del Bambino che tende le mani per afferrare le ciliegie offerte dalla madre è particolarmente significativo. Questo gesto, intriso di naturalismo, riflette un rinnovato interesse per la rappresentazione della realtà quotidiana e dei suoi simboli. Nel contesto cristiano, la ciliegia, con il suo cuore rosso, è associata al sangue di Cristo versato sulla croce, rendendo questo frutto un potente simbolo di sacrificio e redenzione.  In epoche passate, l’arte religiosa aveva un ruolo fondamentale nella diffusione di messaggi spirituali e morali. Predicatori e sacerdoti utilizzavano opere come la “Madonna delle Cirasa” per spiegare come il divino si manifestasse nella vita di tutti i giorni. Attraverso la semplicità di un gesto, come quello di offrire delle ciliegie, l’arte diventava un veicolo per la trasmissione di significati profondi e universali.

madonnadellecerasemaenza637x501

La mostra “Res Rustica” non si limita a celebrare il passato, ma include anche opere che dialogano con la realtà contemporanea, come “Il Sogno dell’Agricoltore” di Giuseppe Pellitteri, datata 1947. Questo dipinto, donato dagli eredi dell’artista al Comune di Maenza e ora esposto al Museo del Paesaggio (M.I.O.D.), offre una visione rivoluzionaria del mondo agricolo. Pellitteri, attraverso la sua opera, sfida l’immagine tradizionale dell’agricoltore, solitamente visto come uomo di fatica, legato a un quotidiano fatto di incombenze e doveri. In “Il Sogno dell’Agricoltore”, l’artista esplora la dimensione interiore del contadino, rappresentandolo non solo come un lavoratore, ma come un essere umano dotato di sogni, desideri e una profonda vita interiore. L’opera, realizzata in un periodo storico in cui l’idea del benessere psico-fisico era lontana dall’essere riconosciuta come un diritto fondamentale, anticipa tematiche che oggi sono al centro del dibattito contemporaneo. In questo senso, il dipinto di Pellitteri può essere considerato un’opera di rottura, che propone una visione più umana e completa della vita agricola, in contrasto con le rappresentazioni tradizionali.

oggetto-simbolo-maenza

La mostra “Res Rustica” a Maenza è un omaggio alla cultura contadina, che intreccia arte, storia e tradizioni locali. Attraverso opere come la “Madonna delle Cirasa” e “Il Sogno dell’Agricoltore”, i visitatori sono invitati a riflettere sulla profonda connessione tra l’uomo e la terra, una relazione che, sebbene spesso sottovalutata, è stata fondamentale per lo sviluppo culturale e sociale del territorio. Maenza, con la sua lunga tradizione di coltivazione delle ciliegie, emerge come un simbolo di questa eredità. L’affresco quattrocentesco e l’opera moderna di Pellitteri rappresentano due momenti storici diversi, ma uniti dalla stessa volontà di celebrare la semplicità e la bellezza della vita rurale. La mostra “Res Rustica” diventa così un viaggio attraverso il tempo, un’occasione per riscoprire e valorizzare un patrimonio che continua a vivere nella memoria e nelle tradizioni del popolo di Maenza.

La rubrica “Pillole Artistiche” nasce con l’obiettivo di far conoscere, attraverso l’arte e i beni del territorio, i libri del “fondo locale” dei Lepini  e/o ricerche della Compagnia stessa pubblicate diversi anni fa. La Compagnia dei Lepini, che gestisce il Sistema Bibliotecario del territorio, ha il compito di valorizzare la produzione letteraria del fondo librario locale dove sono conservati volumi, che nei decenni scorsi hanno contribuito a promuovere la conoscenza del nostro territorio. Gli articoli  devono essere contestualizzati alla data in cui sono stati pubblicati i libri e/o le ricerche. Le ricerche più recenti potranno contribuire in futuro a comprendere nuovi aspetti dei beni, dei personaggi storici e dei periodi che verranno presi in esame. 
Articolo di: Sinopoli Francesco
Testo di riferimento: Catalogo della Mostra Res Rustica: L’Agricoltura dei Monti Lepini nel Tempo

0 Comment