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Alla scoperta di Signia, l’odierna Segni

Segni, anticamente conosciuta come Signia, è un gioiello archeologico della provincia di Roma, che custodisce tesori preziosi del passato romano. Situata nel cuore della regione laziale, questa cittadina offre una finestra sul passato con le sue mura poligonali, strutture difensive e resti architettonici che testimoniano un’epoca di grande splendore e importanza strategica.

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Le mura poligonali di Segni rappresentano uno degli elementi fondamentali dell’arredo urbano antico. Lunghe circa 5000 metri, queste mura racchiudono un’ampia area che, nel passato, era completamente abitata. Le mura sono realizzate in opera poligonale di II e III maniera, mentre alcune parti sono costruite in opera quadrata, successivamente rifinite. Gli studiosi ipotizzano l’esistenza di più cinte murarie concentriche, anche se probabilmente si tratta di una singola cinta rinforzata con terrazzamenti.

LE MURA POLIGONALI

Le mura poligonali di Segni rappresentano uno degli elementi fondamentali dell’arredo urbano antico. Lunghe circa 5000 metri, queste mura racchiudono un’ampia area che, nel passato, era completamente abitata. Le mura sono realizzate in opera poligonale di II e III maniera, mentre alcune parti sono costruite in opera quadrata, successivamente rifinite. Gli studiosi ipotizzano l’esistenza di più cinte murarie concentriche, anche se probabilmente si tratta di una singola cinta rinforzata con terrazzamenti.

PORTE E ACCESSI MONUMENTALI

La Porta Maggiore, o Romana, è l’accesso principale al centro abitato di Segni. È caratterizzata da due avancorpi e una torre in opera quadrata. La cinta muraria si estende dalla Porta Maggiore alla Porta del Lucino, con tratti di mura alte fino a 8 metri. Altri accessi significativi includono la Porta Santa Maria e la Portelletta, che, nonostante siano in parte rovinate, offrono ancora una visione dell’antico splendore difensivo.

PERCORSO ARCHEOLOGICO

Il percorso archeologico inizia dalla Porta del Lucino e si estende fino alla chiesa di San Pietro, passando per terreni in salita e resti di strutture antiche. Lungo il percorso, è possibile ammirare resti di mura e porte, come la Porta Saracena, famosa per l’incursione saracena che vi si svolse.

L’ACROPOLI E IL TEMPIO DI GIUNONE MONETA

L’acropoli di Segni offre una visita emozionante tra monumenti antichi e resti di edifici religiosi. La chiesa di San Pietro, costruita su un antico tempio pagano, presenta una pianta rettangolare con colonne e altari. Interessanti sono anche le iscrizioni e i fregi architettonici, come la statua di Giunone Moneta, che suggerisce la presenza di un antico culto dedicato alla dea.

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IL MUSEO DI VILLA GIULIA

Nel Museo di Villa Giulia, sono conservati numerosi reperti archeologici provenienti da Segni, tra cui teste di Sileno, frammenti di altorilievi e numerose figurine in terracotta. Questi reperti offrono uno spaccato della vita religiosa e culturale della città antica.

IL MEDIOEVO A SEGNI

Il Medioevo ha lasciato una forte impronta su Segni, con strutture che sovrappongono e sostituiscono quelle romane. Tipici sono i portali ad arco ogivale delle case-torri e il castello feudale, che costituiva il nucleo del centro abitato. Il sistema difensivo medievale era complesso, con torri di avvistamento che comunicavano attraverso segnali di fumo o fuoco, proteggendo la popolazione e le risorse agricole.

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CONCLUSIONE

Segni rappresenta un viaggio affascinante attraverso la storia, dalle mura poligonali romane alle strutture medievali, offrendo ai visitatori un’esperienza unica di scoperta e apprendimento. Ogni pietra e ogni frammento raccontano una storia di grande importanza storica e culturale, rendendo Segni una tappa imperdibile per gli appassionati di archeologia e storia antica.

Testo di riferimento: I Monti Lepini  a cura di Luigi Zaccheo
Articolodi : Marco La Penna 

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