L’importanza dell’area archeologica in località Piano della Civita e delle decennali attività di ricerca ivi condotte è data dal fatto che, a partire dal I sec. a.C., nell’area ormai abbandonata della città, e precisamente sulla cosiddetta terrazza centrale, venne impiantata una villa rustica, che visse almeno fino al III sec. d.C. Anche questo complesso è oggetto da vari anni di regolari campagne di scavo archeologico, che ne stanno ricostruendo l’intera vicenda storica, fatta di modifiche, ampliamenti, ingrandimenti, come in tutti gli edifici che hanno una lunga frequentazione e utilizzo. La villa, dotata di magazzini e ambienti dove si lavoravano i prodotti agricoli, presenta anche stanze di un certo decoro, con un atrio a quattro colonne di mattoni, un peristilio, un piccolo settore termale e alcuni vani pavimentati a mosaico di tessere bianche e nere con motivi geometrici e pareti rivestite di intonaco dipinto. I materiali recuperati nel territorio nell’ambito delle attività di ricognizione archeologica, consentono di integrare il quadro suggerito dalle indagini della villa collocata sul pianoro.