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Nota esplicativa del bilancio

Per la Compagnia dei Lepini si è deciso di adottare il modello societario di s.c.p.a., società consortile per azioni, che è una tipologia societaria usata molto raramente nell’ambito dei sistemi economici in quanto presenta una evidente criticità tra il fine lucrativo (caratteristico della società per azioni commerciale) e il fine non lucrativo (caratteristico della forma consortile). L’intento dei soggetti che hanno costituito la società è stato di combinare le due tipologie al fine di utilizzare la forma di società per azioni per soddisfare il criterio di ripartizione della partecipazione di ciascun ente attraverso l’attribuzione di quote azionarie commisurate ad una rapporto popolazione/territorio (in modo che gli enti più grandi concorrono in misura maggiore dei più piccoli); e di utilizzare, invece, la forma consortile per realizzare l’oggetto della società che è riconducibile chiaramente e tipicamente alla missione di un consorzio. Da questa particolare configurazione tecnico-giuridica deriva l’impostazione del documento di Bilancio annuale che, già nella sua natura di rendiconto quantitativo dei valori monetari è scarsamente esplicativo del sistema delle attività della società, rileva una ulteriore criticità nella gestione del Fondo annuale consortile che i soci corrispondono alla società per la realizzazione dell’oggetto societario. Infatti il Fondo annuale consortile, che è deciso dall’Assemblea dei soci, è determinato nella fase di approvazione del Bilancio preventivo (Piano delle attività + Budget). Corrisponde al contributo che i soci assegnano alla società l’anno prima, per realizzare le attività dell’anno successivo. Tali somme, che non sono un corrispettivo per una fornitura qualunque ma un contributo alla realizzazione di un piano annuale di attività, vengono allocate nella posta di Bilancio delle Riserve (Varie altre riserve) al Passivo della Stato patrimoniale, dove restano indisponibili fino alla chiusura del Bilancio di esercizio consuntivo.  Il Bilancio di esercizio consuntivo viene proposto, quindi, all’Assemblea dei soci con una perdita di esercizio corrispondente esattamente al valore del Fondo annuale consortile. Quando l’Assemblea dei soci approva il Bilancio di esercizio consuntivo dà mandato, contemporaneamente, agli Amministratori di utilizzare (rende disponibile) le somme presenti nelle Riserve per coprire la perdita. Ecco perché tecnicamente viene definita ‘perdita programmata’ nel senso che è un

compagniadeilepinilogo

valore previsto e deciso l’anno prima, dall’Assemblea,  e che si trova già nel Bilancio come valore indisponibile da rendere disponibile.Tale meccanismo si ripete allo stesso modo per ciascuna annualità. E l’obbligo della società sta nel realizzare le attività indicate senza sforare il budget assegnato. Obbligo che dal 2003 ad oggi è stato regolarmente e puntualmente rispettato.Questa tecnicalità può essere cambiata solo modificando la natura del contributo consortile trasformandolo in ricavo da corrispettivo. E’ un’ipotesi allo studio della società che comporta però una trasformazione della natura stessa delle prestazioni che da attività tipiche di azioni di sviluppo locale (che includono tematiche, aree e processi di intervento differenziate e diversificate) devono essere ridotte a servizi pubblici locali focalizzati, con il rischio di ridurre eccessivamente la funzione più necessaria e qualificante: la cooperazione integrata tra enti e territorio.

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