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ITINERARI

Itinerario 1

 

Tematismo: storico, artistico

Luogo di partenza: Viale della Repubblica

Difficoltà: nessuna

Tempo: 2 ore circa

Partendo dal parcheggio situato in Viale della Repubblica, in prossimità dell’ufficio postale e dirigendosi verso il centro storico,  si incontrano la Loggia dei Mercanti e Porta Maggiore.

La Loggia dei Mercanti è un locale restaurato, un tempo mercato, oggi utilizzato come area di incontri e manifestazioni. Vuole la tradizione che tale piazza coperta sia state costruita nel medioevo, vicino Porta Maggiore, per quelle persone che arrivando in paese, quando le porte erano chiuse, potevano passare la notte al riparo dalle intemperie.

Mentre Porta Maggiore, come tutte le porte e le portelle del paese,una volta chiuse in caso di invasione, servivano per chiudere l’entrata dei vicoli in modo da poter suddividere il paese in tanti compartimenti stagni. Il complesso di difese, creato intoro al castello per respingere i sempre seguenti attacchi dei nemici nel turbolento periodo del medioevo, non fu in seguito demolito affatto ma conservato per difendersi da nuovi e terribili nemici: i briganti.Oggi è la porta di accesso al centro storico, in Piazza della Repubblica.

Rimanendo su Viale della Repubblica, nei pressi di Porta Maggiore vi è Palazzo Pecci,un tempo frequentato  dall’ adolescente Gioacchino Pecci, poi Papa Leone XIII, che amava soggiornarvi. Oggi è sede del Municipio.

Continuando a percorrere Viale della Repubblica, per poi svoltare su Via IV Novembre e rimando su Via Angelo Pietrocini,  è possibile ammirare Place de Bouffèmont  dedicata alla cittadina francese di Bouffèmont, con la quale Maenza è gemellata dal 1991, sorge all’interno del borgo medievale. La piazza è utilizzata, di sovente, per eventi culturali e musicali che animano il calendario di appuntamenti nei mesi estivi.

Svoltando sulla sinistra lungo Via del Tocco e poi sulla destra per arrivare in Via Risorgimento si può ammirare la Parrocchia di Santa Maria Assunta in Cielo  Il complesso si erge imponente al lato sinistro del castello baronale da cui viene divisa da una strettissima via; i suoi campanili sono ben visibili anche a ragguardevole distanza. Interamente restaurata alla fine del XIX secolo per volere di papa Leone XIII, presenta una facciata composta da un ampio pronao formato da quattro alte colonne con capitello ionico. Il frontone, movimentato da dentelli, presenta al centro lo stemma della famiglia Pecci. All’interno, composto da tre navate, si può ammirare la parte centrale di un trittico con raffigurata la Madonna in trono con Bambino. Interessante è anche l’affresco, proveniente dalla chiesa di San Giacomo, raffigurante la “Madonna delle cerase”, così denominata perché l’offerente ha voluto che venissero raffigurati i prodotti della terra di Maenza. Gli altari laterali presentano tele raffiguranti l’Assunzione, San Tommaso, Sant’Agostino.

Nei pressi della Chiesa si trova il Castello Baronale. Nato nel suo nucleo originario forse intorno alla prima metà del XIII secolo, il castello subì successivi apporti, soprattutto ad opera della famiglia dei De Ceccano e dei Caetani. Si erge nel punto più alto del paese e si presenta con mura alte e possenti, segnate da una scarpa finale. E’ costruito in pietra locale che sottolinea l’immagine di potenza, unita ad un’eleganza di linee semplici e non alterate da fioriture. Interessante è il secondo piano dove si apre la stanza di San Tommaso d’Aquino, che ospitò il dottore della Chiesa. Degno di interesse è un affresco del 1640 di Vincenzo Fedele di Montefortino.

Antistante il Castello Baronale, si trova un’antica Piazza d’armi. In questo luogo fu fatto decapitare il barone di Maenza nel 1123 per opera di Papà Callista II. Il motivo di tale decisione fu l’assassinio di un incaricato del Papà preposto a riscuotere i tributi.

Da qui è possibile scendere una scalinata che riporta su Viale della Repubblica, dove   si trova il parcheggio.

Una volta ripresa l’auto ,ci si dirige verso Via Circonvallazione  passando per Piazza Santa Reparata. Sulla sinistra vi è l’antico convento francescano con l’attigua chiesa di Santa Reparata. Tale complesso, nel corso dei secoli, ha subito varie trasformazioni e ricostruzioni prima di raggiungere la forma attuale. Infatti, esso risale al secolo XV quando padrone di Maenza ea Cristoforo Caetani. Nel 1473 il popolo di Maenza decise di rinnovare e migliorare a proprie spese la stessa chiesa e il convento. Da allora fino al 1873 le vicende di questo complesso religioso sono legate ai grandi eventi.

L’itinerario qui si conclude. Sulla Mappa sono anche segnati altri punti che  potrebbero interessare i visitatori.