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ENOGASTRONOMIA

Polenta con salsiccia

E’ il piatto tipico di Sermoneta. Deve essere servito molto caldo e per questo motivo è particolarmente adatto alle fredde serate invernali ed al pungente clima di montagna. La preparazione di questo piatto rispetta ancora oggi le antiche tradizioni contadine. In alcune abitazioni le anziane signore del paese sono solite svolgere piccoli riti propiziatori, come quello di fare il segno della croce col mestolo di legno subito dopo aver versato la farina per scongiurare la formazione dei grumi. In realtà l’esperienza insegna che la tecnica giusta è quella di far cadere a pioggia la farina di polenta, mescolando vigorosamente con una frusta, pochi istanti prima che l’acqua preparata in un paiolo, rigorosamente di rame, giunga ad ebollizione. Poi si procede a mescolare, per 40 o 50 minuti, sino a cottura ultimata, quando emana un profumo intenso e la crosta tende a staccarsi dal bordi del paiolo. La tradizione vuole che la polenta venga rovesciata su un tagliere di legno e servita magari accompagnata da spuntature di maiale, salsicce e carni di abbacchio bollite oppure al sugo. Nel periodo della guerra la polenta rappresentava un piatto sostanzioso e nutriente. Le difficili condizioni economiche del tempo avevano fatto del pranzo un momento di gioco. La polenta, infatti, veniva versata su tavoli di legno, con al centro solo una salsiccia o della carne ed un po’ di sugo. I numerosi componenti della famiglia cominciavano a mangiarla partendo dai lati ed il primo che arrivava alla parte centrale poteva aggiudicarsi l’unico pezzo di carne presente.

Fettuccine alla “jutta”

Le fettuccine alla “jutta”, sono uno dei  piatti tipici di Sermoneta. Le fettuccine, in questo caso,  vengono condite con un sugo di pomodoro cotto per molte ore con il  pecorino, detto alla “jutta”.

Zuppa di fagioli

Piatto appartenente alla tradizione contadina, a base di fagioli, adagiati su fette di pane leggermente abbrustolito ed insaporito con olio extra vergine d’oliva. Sembra sia stato un piatto particolarmente apprezzato da Bonifacio VIII.

Strozzapreti

Gli strozzapreti sono un tipo di pasta caratteristico della zona di Sermoneta. L’impasto è molto semplice, a base di acqua e farina. Questa tipologia di pasta è gustosa e fa risaltare il sapore di sughi a base di cinghiale ed abbacchio, o di funghi porcini e tartufi.

Pollo alla Lucrezia Borgia 

Il nome di questo piatto fa riferimento alla leggenda della bellissima Lucrezia Borgia, figlia di Vanozza Caetani e di Rodrigo Borgia. La tradizione descrive Lucrezia come una donna bellissima e perversa, strumento docile e merce di scambio per le mire ambiziose della politica di suo padre Rodrigo (Papa Alessandro VI). Unica femmina tra quattro fratelli, ottenne dal padre i compiti di vice-papa e di governatrice di Nepi e di Sermoneta e si conquistò la fama di avida preparatrice di veleni e pozioni. Il pollo viene fatto a pezzi e messo in padella, con olio, aglio, vino bianco ed acqua. Al termine della cottura viene ripassato con una salsa vegetale a base di pinoli.

Dolci (“serpetta”)

La serpetta è il dolce più antico di Sermoneta. L’impasto si ottiene con ingredienti molto semplici: zucchero, uova e farina. La caratteristica forma di serpetta fa riferimento all’onda, presente insieme all’aquila nello stemma della famiglia Caetani, signori di Sermoneta. Per la particolare consistenza e l’alta percentuale calorica viene prodotto soprattutto nel periodo invernale

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