Tematismo: storico, artistico
Luogo di partenza: Porta Romana
Difficoltà: nessuna
Tempo: 2 ore circa
Arrivando da Latina, dopo aver risalito i tornanti che ascendono al centro abitato, si può parcheggiare l’auto a Porta Romana, da cui si affaccia il medievale palazzo Normisini. Quindi proseguendo a piedi per via Corradini si arriva in Piazza del Duomo con la sua monumentale Cattedrale di Santa Maria e la balconata, da cui si può ammira la Pianura Pontina.
Si prosegue per Via Matteotti, dove sorge la chiesa Barocca del Bambin Gesù; qui è stato realizzato un piccolo monumento al cardinale sezzese Pietro M. Corradini. E’ annessa al monastero delle omonime Suore e del Conservatorio Corradini. La chiesa, costruita nel ’700 in stile barocco, è di forma circolare, con due altari laterale ed uno centrale. Nell’interno si trova una grande pala d’altare realizzata da Sebastiano Conca e la tomba della serva di Dio Caterina Savelli.
Da via Matteotti ci si immette in via Roma per giungere poi in Piazza IV Novembre o Piazza dei Leoni, antico foro della città Romana , su cui insiste un grande Palazzo medievale, una volta sede comunale, ora adibito a Museo Archeologico e dove si trova una fontana composta da due leoni accovacciati sui latin di una colonna sormontata da un’aquila.
Proseguendo in Via Diaz si giunge a Piazza de Magistris dove è situato il Palazzo Comunale.
Si prosegue per Piazza Margherita in cui si può ammirare la Chiesa barocca dei Santi Pietro e Paolo che fu costruita nel 1589 ad opera del padre gesuita Claudio Acquaviva. La facciata si presenta con un parametro in mattoni rossi delimitata da lastre di calcare. L’interno è decisamente gesuitico, con navata singola e quattro cappelle laterali. Il Palazzo del Seminario, oggi sede della Biblioteca comunale ed un recente monumento bronzeo innalzato in onore di San Carlo da Sezze.
Da qui, passando da Piazza delle Erbe, si prosegue con la visita del Museo archeologico (Circa un’ora). Il Museo Archeologico di Sezze, allestito nelle sale dell’ex Palazzo Comunale, illustra, attraverso la tangibile testimonianza dei suoi reperti archeologici, alcuni importanti momenti vissuti dall’uomo tra il Paleolitico e l’Età Romana nell’area meridionale dei Monti Lepini, invitando anche a riflettere più in generale su alcuni temi che da sempre caratterizzano le vicende umane. In una sala è esposta la magnifica pala d’altare di Orazio Borgianni (1608).
Al termine della visita percorrendo Via Cavour, si incontrano il palazzo dell’ex Monastero delle Clarisse del XVII sec , con l’annessa chiesa barocca di Santa Chiara e sul lato opposto un tratto di mura in opera quasi quadrata. L’interno della chiesa è modesto e la copertura è a cupola ottagonale. L’altare maggiore non è in asse con la porta d’ingresso, ma con l’ interno del monastero. La pala d’altare del pittore setino Giuseppe Turchi,mostra Santa Chiara e San Francesco nell’atto di adorare la Madonna e il Cristo.
Proseguendo su Via Cavour, si arriva in via Corradini,dalla quale, attraverso il Vicolo delle Mura, si accede in Via del Guglietto , che corrisponde all’antico camminamento di ronda della città antica e mura in opera poligonale: scendendo le scalette si può ammirare un primo tratto delle mura poligonali, che in modo discontinuo proseguono verso ovest per ca. un kilometro; magnifico il panorama sulla sottostante Pianura Pontina. Si arriva quindi a Porta Pascibella, con la Chiesa di Santa Parasceve (visibile soltanto dall’esterno).Dell’antica porta d’ingresso alla città rimane solo un pilastro inglobato nello spigolo nord-est della chiesetta. La Chiesa ad una sola navata insiste sopra le mura poligonali del’antica Setia. Fu costruita nel XI secolo con il diffondersi del culto della Santa Romana Parasceve. Sul finire dell’Ottocento la chiesa fu interamente ristrutturata, perdendo così ogni importanza architettonica. Molta bella è la pala d’altare settecentesca raffigurante il martirio di Santa Parasceve. Se si prosegue, si giunge al Parco Monumento ai Caduti, dove si trova una scultura in bronzo di Massimo Gallelli (1925): fante italiano che bacia la propria bandiera. La sua figura si presenta sinuosa,gravitante sulla gamba destra, mentre la sinistra sfiora il basamento, mettendo in evidenza lo slancio del soldato che culmina nel terreno gesto del bacio. La statua è posta su di un grosso blocco marmoreo di colore bianco.
Arrivata l’ora di pranzo ci si può fermare al Vilupi Bistrot situato in via Piagge Marine.
– Per il Museo Archeologico sono possibili visite guidate, anche interattive e attività di laboratorio.
Dal martedì al sabato: ore 9:00/13:00 – 15:00/18:00
Domenica: 9:00/13:00
Lunedì chiuso
TELEFONO: 0773 8081 e alla risposta 401;
PER I SERVIZI DIDATTICI: 0773 8081 e alla risposta 402.
E-MAIL: museoarcheologico@comune.sezze.It.it
PER I SERVIZI DIDATTICI: museinsieme.sezze@gmail.com
Tematismo: storico, artistico
Luogo di partenza: Anfiteatro
Difficoltà: nessuna
Tempo: 3:30 ore circa
Partendo dal parcheggio dell’Anfiteatro si può raggiungere la Chiesa di Santa Lucia (Non sempre è aperta al pubblico e collocata in Via Santa Lucia, una traversa di Via Piagge Marine) di origine medievale un tempo completamente isolata e ora circondata da abitazioni. Di modeste dimensioni, presenta sulla fronte un vestibolo con volta a botte, che si apre con un ampio arco a tutto sesto. Il presbiterio è stato interamente affrescato intorno alla metà XVI secolo. Interessanti gli affreschi che raffigurano “ la creazione del mondo”, quelli relativi al “ Giudizio Universale” ed anche le figure delle Sante Lucia e Cecilia.
Riscendendo a Porta Pascibella ci si immette in via Umberto I , rientrando nel centro storico del paese. Sulla destra si possono trovare il palazzotto signorile De Ovis con la sua corte centrale rettangolare e di particolare interesse, una parete con muratura medievale (visibile solo dall’esterno),il Palazzo Rappini, di grandi dimensioni, restaurato a fine del settecento ,recentemente ha subito profonde trasformazioni; al suo interno, oggi, sono collocati vari uffici ed è presente anche il Museo del Giocattolo, che è stato istituito ufficialmente nel 1993. Tutti i giocattoli sono stati ricostruiti utilizzando i materiali originali e soprattutto provenienti dal mondo naturale. Nel museo c’è operante, un laboratorio nel quale si insegna ai bambini come costruire i giocattoli, ma non sempre è aperto al pubblico.
Continuando il percorso di visita attraverso via Fulvia, si arriva in via Garibaldi, si supera l’ex Chiesa di San Michele Arcangelo e Piazza de Magistris ( Sede del Comune) e si prosegue per via Armando Diaz, vicolo Orlando, fino ad arrivare in Via Caio Valerio Flacco, dove è collocato il Palazzo del Vescovado. Il palazzo presenta una facciata con elementi medievali e gotici, come l’ingresso che presenta un arco ogivale ed una torre che caratterizza l’edificio realizzato interamente in pietra locale.
Tornando indietro si svolta a via Pitti, dove si trova la Chiesa di Sant’Anna, fatta costruire in onore della Santa dalla venerabile Caterina Savelli e consacrata nel 1687. Nel 1822 la nobildonna Giacinta Pacifici De Magistris fa restaurare la chiesa; una lapide marmorea sulla facciata ricorda i lavori realizzati. Nel 2012 l’edificio è interessato da importanti interventi di restauro della facciata. La Chiesa sorge nel centro storico, accanto al Palazzo Pitti. L’edificio presenta una facciata semplice intonacata su zoccolo in blocchi di pietra, con un bel portale lapideo sormontato da un timpano triangolare e al di sopra una sola finestra centrale; doppie paraste sorreggono un grande timpano. L’interno è costituito da una navata unica coperta da una volta a botte intonacata. Sull’altare maggiore, in legno dorato, è posta una pala raffigurante Sant’Anna con San Giuseppe, Maria e Gesù Bambino. La Chiesa non è aperta al pubblico tranne nel giorno di Sant’Anna, il 26 luglio.
Scendendo per il vicolo Cordonato Petrarca si arriva a via San Carlo , pochi metri più avanti si prende il vicolo Saturno per arrivare in Piazza San Lorenzo, dove si trova la casa di San Carlo da Sezze, contenenti le reliquie del Santo. Di non modeste dimensioni, l’edificio ha mantenuto intatta la facciata originaria,mentre il provvidenziale restauro effettuato nel 2001, a cura dell’Amministrazione comunale di Sezze ha riorganizzato gli ambienti interni per renderli fruibili al pubblico .
La Chiesa di San Lorenzo, situata nell’omonima piazza, è stata costruita sopra strutture edilizie romane ed in parte sulle mura di cinta. Bella è la pala d’altare restaurata di recente in cui è raffigurato il martirio di San Lorenzo.
Prendendo il vicolo Marte , si prosegue in via San Carlo, fino ad arrivare alla Chiesa di Sant’Andrea. L’edificio si trova in corrispondenza di una delle antiche porte urbiche, all’interno della cerchia muraria della città. L’analisi stilistica consente di datare la chiesa al XVIII secolo. La Chiesa fu semidistrutta da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale, il 21 maggio 1944, causando di 71 persone. Durante l’episcopato di Pio Leonardo Navarra venne ricostruita dal governo italiano sotto l’alta direzione del Genio civile di Latina e aperta al culto nel 1949. La chiesa , ancora consacrata ma non più officiata, fa parte di un complesso edilizio di cui occupa il lato destro; gli ambienti adiacenti e pertinenti, un tempo costituivano la casa canonica dell’edificio di culto.
Si prosegue in via S. Leonardo e salendo poi su via S. Bartolomeo, si raggiunge la Chiesa di Sant’Antonio (o San Bartolomeo),risalente al XII secolo è unita all’ex convento che oggi ospita l’ospedale civico. Non è sempre aperta al pubblico. Qui, l’itinerario si conclude tornando al punto di partenza in zona anfiteatro.
-Per il Museo del Giocattolo sono possibili su prenotazione visite guidate, anche interattive, attività di laboratorio e letture animate.
TELEFONO: 0773 8081 e, alla risposta, 402
E-MAIL: museinsieme.sezze@gmail.com
-La Casa di San Carlo da Sezze è visitabile solo su prenotazione.
PER INFORMAZIONI : 0773803457- 0773885648-3492933928