progetto-restyling-sito-sonnino-enogastronomia1920x600

ENOGASTRONOMIA

Olio evo

Sonnino è ritenuta la capitale dell’olivicoltura nei Monti Ausoni e Lepini. La struttura carsica e la composizione chimica del terreno permettono alle piante di crescere rigogliose e portare a maturazione degli ottimi frutti, che poi vengono utilizzati sia per estrarre olio eccellente, sia per essere lavorati in salamoia, essiccati ed insaporiti con aromi vari. Si coltivano in prevalenza quattro varietà di specie: le ascolane, le caroleia, le castelvetrano e le cosiddette schiacciatelle. Ettari ed ettari di terreno, migliaia e migliaia di piante che i proprietari dei fondi coltivano personalmente, con tecniche quasi tutte prettamente biologiche. Le piante vengono telonate (per evitare il contatto del frutto con la terra e con l’erba) e restano coperte da ottobre a maggio, fino al termine della raccolta. Elevatissima la quantità della produzione: si aggira intorno alle 750 mila quintali d’olive l’anno. Abbondante è la produzione dell’olio extravergine. I numerosi frantoi sono dotati di strumenti tecnologicamente avanzati; alcuni sono delle vere e proprie aziende che, oltre a produrre olio, lo imbottigliano e lo commercializzano in tutti i mercati nazionali e persino all’estero (Stati Uniti, Francia, Svezia ed Austria). Più volte l’olio sonninese è stato premiato ed ha ricevuto riconoscimenti di grande prestigio. E’ un olio, di eccellente qualità, dal gusto forte al momento della molitura e più morbido man mano che si decanta dalle residue impurità. Il suo sapore e il suo profumo si esaltano maggiormente nei condimenti a crudo, in particolare sulle bruschette e sulle insalate.

Fichi secchi

Pane

Pasta fatta a mano (i “ciacaprete”) 

Sono quelli che comunemente vengono definiti strozzapreti, ma che nell’antico dialetto di Sonnino sono diventati, appunto, ciacapreti. E’ un tipo di pasta che si ottiene mescolando acqua e farina e sono a forma di cilindretti sottili, appuntiti all’estremità. Vengono consumati con vari sughi (all’amatriciana, al ragù e ai funghi), ma è soprattutto il sugo di capra che li valorizza.

Polenta e “ciammaruche”

“Minestra maretata”

La “minestra maretata” è una zuppa di verdura di stagione.

Zuppa di fagioli

Carne ovina e caprina al forno e alla brace

Nelle zone montane di Sonnino si allevano ancora pecore e capre. Le carni caprine contengono meno grassi rispetto al quella ovine e si caratterizzano per un sapore più morbido. Prelibato è il capretto locale. Le bufale, invece, si allevano nella parte pianeggiante del territorio. Oltre a produrre ottimo latte, da cui si ricavano mozzarelle ed altri formaggi, forniscono abbondanti carni, genuine e sapide.

Dolci: canescioni ripieni di ricotta, pasticcini di pasta di mandorla, ciambelle all’anice o al vino

HOME Arte & Cultura | Enogastronomia | Itinerari | Galleria Multimediale