Il Maggio dei Libri a Sezze: Presentazione del libro “Ho vissuto tre vite” di Maurizio Vaccaro
Largo B. Buozzi
1
04018 Sezze LT
MAURIZIO VACCARO
HO VISSUTO TRE VITE
Atlantide Editore
“Inizio Novecento. La cosiddetta Belle Époque, anche se non in Calabria, dove inizia la storia; poi il Secolo breve, pieno di lutti, drammi, guerre e dolori, soprattutto per i miei protagonisti, che non sono avulsi dalla storia generale, ma particolari insignificanti uguali e diversi a tanti altri, granelli di sabbia nella grandezza degli avvenimenti, senza i quali non si fa la sabbia e neanche la storia”. Dal ritrovamento di documenti sconosciuti del padre l’autore inizia una ricerca, al tempo storica e introspettiva, che gli fa scoprire o almeno mettere a punto, tra realtà e immaginazione, le vite e gli avvenimenti tra gli inizi del Novecento e la fine della Seconda Guerra mondiale rispettivamente del nonno, del padre e della madre. Il racconto si dipana quindi dall’emigrazione in America alla vita militare nella Milizia forestale fascista, dalla guerra d’Etiopia alla vita nella Slovenia occupata, per terminare con le loro vicissitudini nella Seconda Guerra mondiale. Un affresco della prima metà del Novecento, in cui la Storia è lo sfondo delle traversie dei protagonisti e dal quale l’autore, a sua volta interprete in primo piano nei capitoli iniziale e finale, trae le sue conclusioni e la sua morale.
Se leggi ti lib(e)ri
Se leggi ti lib(e)ri… è il tema della quattordicesima edizione
In sinergia con l’ultima edizione di Libriamoci, anche Il Maggio dei Libri celebra l’importanza della lettura come strumento di conoscenza e consapevolezza, capace di rendere autenticamente liberi. “Lib(e)ri di conoscere”, “Lib(e)ri di sognare” e “Lib(e)ri di creare” sono i tre filoni che caratterizzano il tema comune alle due campagne, ciascuno pensato per ospitare molteplici generi letterari e offrire diversi punti di vista sul valore sociale dei libri. Il tema istituzionale di questa quattordicesima edizione è Se leggi ti lib(e)ri, a riprova del fatto che tra le tante opposte libertà che concede l’esercizio del leggere, ce n’è una che non prevede contrari né inversioni: quella di pensare.
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