Radure 2022 Cori: Come nasce un capolavoro
Giulianello di Cori
GIULIANELLO, CORI
Piazza Umberto I
Giulianello di Cori
28 agosto ore 18.30 | TEATRO
COME NASCE UN CAPOLAVORO
C’era una volta in America
di e con Giancarlo Loffarelli, Marina Eianti
musiche eseguite dal vivo da Paolo Giusti
Compagnia Le Colonne
C’era una volta in America è uno dei film più visti e amati, almeno dalle generazioni che oggi sono al di sopra dei trent’anni. Eppure Noodles è il più grande perdente di sempre: senza soldi, senza una donna, senza amici, senza vendetta. Ma Noodles è anche colui che riesce a guardarsi indietro senza diventare una statua di sale. Nei racconti della tradizione mitologica ebraica e greca, non bisogna guardarsi indietro, altrimenti si fa la fine della moglie di Lot, come dice la Genesi, che divenne una statua di sale o di Orfeo che perde la sua amata Euridice, come narra, per esempio, Ovidio. E Leone, che è ossessionato dal passato, sfida il mito in tutti i suoi film e particolarmente in questo.
Nel 1966, Giuseppe Colizzi, l’inventore del duo Bud Spencer e Terence Hill, fa leggere a Sergio Leone un libro: The Hoods (Mano armata) di Harry Grey, pseudonimo di Herschel Goldberg. Per Leone è un colpo di fulmine e decide di farne subito un film. Da quel momento nasce, per lui, un’ossessione: di film ne girerà altri due, nel frattempo, C’era una volta il West e Giù la testa, che avrebbe dovuto chiamarsi C’era una volta la rivoluzione, ma soltanto 18 anni dopo quella sua folgorazione, il film verrà finalmente presentato al Festival del Cinema di Cannes. E sarà C’era una volta in America.
Attraverso il racconto di un attore sulla scena, accompagnato dalle letture di un’attrice che darà voce a diversi personaggi e alle musiche eseguite dal vivo da un chitarrista, lo spettacolo narra le avvincenti vicende produttive che diedero vita a uno dei capolavori della storia del cinema.
Nello specifico, lo spettacolo analizza la centralità della figura femminile (Deborah, Carol, Eve) in questo film che si presenta come una vera e propria rivoluzione all’interno della cinematografia di Sergio Leone, spesso accusato addirittura di misoginia. E sono soprattutto le tre figure femminili attorno alle quali ruota la struttura drammaturgica del film a costituire modelli di emancipazione femminile.
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