Festa della Madonna del Soccorso
Cori
Le origini del santuario sono legate ad una tradizione che riporta l’apparizione della Madonna avuta da una bambina di circa 3 anni di Cori. Il 4 maggio del 1521 la piccola Oliva Iannese, cercando di raggiungere la madre che si recava in montagna a mietere i campi, si perse sul monte delle Ginestre. Disorientata da un improvviso temporale, si smarrì riparandosi sotto una pianta di ginestra dove venne soccorsa da una bella Signora che per otto giorni e otto notti la accudì proteggendola dal maltempo e nutrendola. Passato il temporale, dopo 8 giorni, la bella Signora, si rivelò alla piccola Oliva il suo nome, “Io sono Maria Vergine”, indicandole la strada per il ritorno al paese, quando la bimba fu ritrovata descrisse l’esperienza vissuta e, per la sua innocenza, fu creduta. Nel posto dove Oliva fu soccorsa dalla Vergine, i Coresi rinvennero un affresco della Madonna che tuttora è custodito sull’altare maggiore del Santuario.
Già nel 1521 fu eretta, sul luogo dell’evento miracoloso, una cappella contenente l’immagine della Madonna, ma già sedici anni più tardi, essendo aumentato il numero dei devoti, fu eretta una chiesa al quale fu annessa anche la primitiva cappella. I pellegrini continuarono ad intensificarsi tanto che nel secolo successivo, nel 1634, fu indispensabile ampliare la chiesa, i lavori di ampliamento terminarono nel 1639, anno in cui fu inaugurato il nuovo santuario.
L’interno della chiesa, in stile Barocco, è ad unica navata coperta a volta. Ai lati della navata si vedono quattro altari, due per lato, intitolati a san Pasquale Baylon, ai santi Girolamo e Carlo Borromeo, alla Sacra Famiglia e a santa Lucia vergine e martire. In fondo alla navata, prima del presbiterio, a sinistra si apre l’accesso alla Cappella dell’Apparizione, sull’altro lato l’ingresso alla sacrestia. L’altare maggiore fiancheggiato da due colonne doriche, custodisce l’affresco dove si vede la Madonna seduta sul trono con un mantello mentre sorregge con il braccio sinistro Gesù Bambino; in alto due angeli che sorreggono una corona; a sinistra della Vergine la bambina Oliva, avvolta in un abito rosso, inginocchiata. La facciata della chiesa è caratterizzata da un portico formato da tre archi a tutto sesto. Dal 1938 il Santuario della Madonna del Soccorso è affidato alle cure dei Padri della Trinità. La festa incominciata subito a ricordo dell’evento, divenne presto la più importante della città. Da quel lontano 1521, ogni anno, la seconda domenica di maggio a Cori si festeggia la “Madonna del Soccorso”, il culmine dei festeggiamenti è caratterizzato dalla lunghissima processione, che partendo dalla collegiata di Santa Maria della Pietà, posta nella parte bassa del paese, attraversando tutta la città, arriva al Santuario della Madonna del Soccorso.
La Processione
Ogni seconda domenica di maggio Cori celebra la Festa della Madonna del Soccorso, patrona della città. I festeggiamenti durano tre giorni, dal sabato al lunedì. Il culmine è la processione della domenica mattina, particolarmente sentita, in cui il pesante e antico quadro della Madonna del Soccorso viene portato a spalla dai fedeli per le vie di Cori. Alla processione, che parte dalla parrocchia di S. Maria e arriva al Santuario della Madonna del Soccorso, partecipano devoti coresi e dei paesi limitrofi, che portano ceri alla Vergine. Tradizionalmente, anche il Sindaco offre un fascio di ceri alla patrona, secondo una delibera che risale addirittura al 1521.
Il Palio della Madonna del Soccorso
La domenica sera c’è il tradizionale spettacolo di fuochi d’artificio, mentre la corsa all’anello, che un tempo si correva il lunedì pomeriggio, ora coincide con il Palio della Madonna del Soccorso, l’ultima domenica di giugno.
– Testo di www.scoprirecori.it
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