Festival Radure 2024: Un Viaggio nella Storia di Cori
Il Festival Radure 2024 continua il suo viaggio attraverso i tesori culturali della Via Francigena del Sud, e questo fine settimana, sabato 10 e domenica 11 agosto, porta i visitatori alla scoperta di due luoghi intrisi di storia e fascino nel Comune di Cori: il Chiostro del Convento Agostiniano di S. Oliva e il Tempio d’Ercole. Il tema di quest’anno è ispirato ai principi dello sviluppo sostenibile Il calendario di spettacoli è infatti un itinerario dedicato all’ esplorazione approfondita dei complessi sentimenti umani e della connessione tra l’uomo e la natura.
CHIOSTRO DI SANT’OLIVA
Nascosto dietro le mura del Museo della città e del territorio, il Chiostro del Convento Agostiniano di S. Oliva si erge come un gioiello dell’arte rinascimentale. Costruito tra il 1467 e il 1480, questo straordinario complesso conventuale è un santuario di serenità e contemplazione, dove gli eremiti trovavano rifugio per l’anima. Il vero tesoro di questo luogo è il chiostro stesso, circondato da una serie di 27 capitelli marmorei, ognuno unico nel suo genere, che raccontano una storia complessa attraverso immagini e simboli intricati. Realizzato da Antonio da Como nel 1480, questo ciclo di capitelli è un esempio straordinario di scultura quattrocentesca, che mostra un’incredibile varietà di forme e motivi. Il portico al piano inferiore è stato affrescato intorno al 1600 da Gerolamo da Segni, con scene della vita dei patroni dell’ordine agostiniano, aggiungendo un ulteriore strato di bellezza e significato a questo luogo straordinario.
TEMPIO DI ERCOLE
Il Tempio d’Ercole di Cori, costruito tra l’89 e l’80 a.C., è una testimonianza tangibile dell’antica grandiosità di questa città. Situato su un podio in travertino e decorato con stucchi colorati, il tempio era uno spettacolo per gli occhi dei suoi visitatori. Oggi, se ne conservano solo il pronao e la parete d’ingresso della cella, ma anche queste testimonianze sono sufficienti a evocare l’antica magnificenza di questo luogo sacro. Le colonne doriche, alte 7 metri, reggono un architrave decorato con triglifi e metope, ornati con stucchi policromi e gocciolatoi a testa di leone. Nonostante le incertezze sull’attribuzione al dio Ercole, il tempio ha affascinato generazioni di artisti e studiosi, tra cui Gian Battista Piranesi e persino Raffaello, che ne ha immortalato la bellezza in alcuni schizzi.
Con il Festival Radure 2024, Cori si conferma come una tappa imperdibile lungo la Via Francigena del Sud, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di immergersi nella storia e nella bellezza dei suoi tesori storici. Attraverso spettacoli culturali e manifestazioni, il festival celebra l’eredità culturale di questa antica città, invitando il pubblico a esplorare i suoi luoghi più iconici e affascinanti.
SPETTACOLI VI EDIZIONE FESTIVAL RADURE A CORI:
Radure: Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud 2024’ è il primo festival di valorizzazione del patrimonio culturale del sistema territoriale dei Monti Lepini dedicato ai luoghi della cultura attraversati dal cammino spirituale della Via Francigena del Sud. Giunto alla sua sesta edizione si svolge nei comuni di Sermoneta, Segni, Maenza, Cori, Norma, Roccagorga, Carpineto Romano e Priverno.
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