Spesso considerata cibo per poveri o comunque alimento per persone deboli di stomaco. Legati a questa percezione si sono sviluppati modi di dire popolari come: è sempre la solita zuppa, o è zuppa o è pan bagnato, ha fatto tutta una zuppa, e così via. Oggi la zuppa si è ripresa la sua rivincita, diventando un piatto simbolo legato a un regime alimentare salutare ed è ricomparsa prepotentemente nei menù di molti ristoranti.
Un excursus nel mondo delle zuppe ci regala diverse tipologie.
Prima di proseguire però è necessario fare chiarezza: innanzitutto zuppe e ministre non sono la stessa cosa. Per capire meglio la differenza partiamo dal nome.
Secondo molti studiosi il termine zuppa deriva dal celtico e significa “fetta di pane” “. La zuppa è molto più densa delle minestre e, solitamente, non prevede l’aggiunta di pasta o di riso, ma è spesso accompagnata con fette o dadolate di pane.
La minestra, dunque, è “una zuppa densa” con riso o pasta.
A partire dal Medioevo sono state viste come un cibo del popolo, perché non contenenti carne. Anzi, spesso i nobili sostituivano i piatti con grosse fette di pane dove adagiavano il companatico. Gli avanzi dei pani venivano dati alla servitù che li mettevano a cuocere in marmitte con verdura e cereali. Oggi, grazie alla ricerca di una dieta salutare per il nostro corpo e per l’ambiente le zuppe stanno ritornando di gran moda.
Di certo meno veloce da preparare di un piatto di pasta, magari condito con un sugo già pronto, la zuppa dà molte soddisfazioni, specialmente in queste giornate più fredde. E poi, una volta avviata in realtà la preparazione è semplice, e con il suo cuocere lento, il leggero rumore del sobbollire è una piacevole compagnia.
Tra le virtù, consideriamo sicuramente la loro economicità, poi il gusto e l’anti-spreco (si possono usare verdure che non sono più appetitose crude), ma sono anche fantasiose, nutritive (fonte di fibre e minerali e, se si aggiungono i legumi, anche di proteine), leggere (se non si vanno ad arricchire con troppi condimenti o con la carne di maiale), non conoscono età (vanno bene per tutte le generazioni), fanno bene alla salute e sono idratanti (forniscono un buon apporto di liquidi) e, da ultimo, molte zuppe riscaldate sono buonissime. Davvero non si può dire “è la solita zuppa”!