BOSCO DEL CASTELLO DI SAN MARTINO

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Il Bosco del Castello di San Martino a Priverno è Monumento Naturale. A sancirlo è un decreto firmato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti recepito lo scorso 26 aprile.
La proposta venne seguita poi dalla perimetrazione esatta dell’area monumentale, pari a quasi 24 ettari, ovvero l’area intorno al Castello di San Martino, circondato da mura perimetrali, costituito da un bosco dalle caratteristiche uniche ed originali. Il Bosco di San Martino annovera infatti esemplari di diverse specie di querce, tra cui cerro e sughera, con struttura ormai assimilabile a quella di soprassuolo di alto fusto. All’interno dello stesso bosco ci sono poi alberi dalle dimensioni considerevoli, quattro dei quali (un pino domestico, un farnetto, un cerro e una sughera) che per la loro imponenza sono iscritti nel Registro degli Alberi Monumentali del Lazio.
Lo stesso bosco poi, unito all’area giochi e al castello, costituisce un luogo ricreativo frequentato da molte persone per la pratica di attività sportive, per giocare, per camminare o semplicemente per trascorrere qualche minuto in relax. All’interno dei 24 ettari sono conservati esemplari di vegetazione originaria tipica della Valle dell’Amaseno e, trattandosi di un’area recintata, costituisce anche luogo di rifugio per la fauna.

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Il castello di San Martino è in realtà una villa patrizia costruita nella metà del secolo XVI sul colle di San Martino per volontà del Cardinale Tolomeo Galileo. All’interno vi è un ampio cortile a cui vi si accede dal portone d’ingresso, a bugnato con arco a tutto sesto, sormontato da uno stemma raffigurante il casato dei Borghese. La facciata presenta anche un balcone sul portone d’ingresso. L’edificio è completato da quattro torri angolari e da contrafforti esterni che danno alla villa un carattere difensivo. Una breve rampa a gradini mette in comunicazione l’esterno con il portone d’ingresso, definito architettonicamente da un portale bugnato con arco a tutto sesto, oggi sormontato da uno stemma scolpito raffigurante il casato della famiglia Borghese. Un balcone, sorretto da una da una struttura in aggetto dal perimetro murario e posta in asse con il portale d’ingresso, completa il disegno della facciata principale.

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La struttura quadrata si articola in due livelli, piano terra e primo piano.

Originariamente la distribuzione degli spazi rispettava, per quantità e per qualità, le necessità del proprietario. Gli ambienti, erano distribuiti in tre lati sul piano terra, mentre il quarto con il seminterrato era riservato ai servizi.

Al piano primo, in corrispondenza del portico sottostante era collocata una galleria, mentre nel resto del piano trovava posto la residenza del Cardinale e le stanze della servitù.

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