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Il Museo delle “TERRE DI CONFINE” è ordinato in quattro sezioni e si giova di un allestimento che privilegia l’interattività mettendo in campo sequenze organizzate di scenografie, visioni, drammatizzazioni e altre suggestioni multisensoriali.
La prima: Terra di confine perchè? illustra alcune tematiche specifiche della realtà culturale sonninese e presenta in modo problematico la dimensione globale di cui questa realtà fa parte.
La seconda Patrimonio rappresentato/territorio vissuto focalizza il rapporto esistente tra alcune vicende storiche centrali per la vita degli abitanti e le attuali rappresentazioni dell’identità locale. Un posto di primo piano vi occupa la Processione delle Torce a cui si accompagnano stimolanti confronti interculturali.
L’attenzione si sposta poi su tre significativi Personaggi di frontiera (Maria Grazia, il brigante Gasbarrone e Giacomo Antonelli). La storia di Maria Grazia, moglie di un brigante e vera propria icona della pittura di genere dell’epoca, ha un valore emblematico dal punto di vista della patrimonializzazione culturale locale, poichè la sua storia è connessa allo sfollamento di Sonninesi decretato da Pio VII nel 1819.
Con la figura di Antonio Gasbarrone (1793-1882), invece, non si centra l’attenzione sulla complessa storia del brigantaggio di cui altri musei trattano diffusamente, ma si mette a fuoco la storia di un brigante di successo che, con le sue gesta, ha travalicato sia i luoghi che la sua epoca.
Giacomo Antonelli (186-1876), figlio di un mercante di campagna, fu protagonista degli ultimi decenni della storia politica dello Stato Pontificio ed ebbe una carriera che gli frutterà l’ambigua fama di “Richelieu” italiano nella Chiesa di Pio IX.

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Il percorso termina con Parole e immagini dell’Altrove che pone l’attenzione sulle storie di vita, sulle percezioni attuali del territorio e sulle esperienze contemporanee.
Completano il Museo una sala visioni per proiezione di film e documentari e uno spazio espositivo per mostre temporanee. Il Museo delle “Terre di confine” di Sonnino valorizza una vocazione storica del territorio, in vario modo percepita e rappresentata dalla vita sociale contemporanea. Frontiera celebrata nelle cronache e nell’iconografia europea per l’indole ribelle dei suoi abitanti, briganti di fama ovvero impegnati in contese e conflitti territoriali con le comunità limitrofe. Sonnino è stata, sino al XIX secolo, il limite estremo dello Stato Pontificio e per molti secoli ha avuto una funzione di baluardo nei confronti del Regno di Napoli. Nel Museo le vicende storiche del territorio e i contenuti delle tradizioni sono rivisitati alla luce dell’esperienza contemporanea e il visitatore è chiamato a estendere in modo riflessivo la sua visione sul tema più generale del confine.

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Contatti
Tel: 3512042438
museoterrediconfine@gmail.com

Orari
Dal lunedì al venerdì 9:00-13:00 / 15:00-19:00
Sabato 15:00-19:00
Domenica solo su prenotazione

Biglietti d’ingresso 
Intero 3 euro
Ridotto 2 euro (bambini da 6 a 10 anni, scuole e gruppi oltre le 10 persone)

L’itinerario completo con visita guidata del Centro storico e del Museo risulta di €5 p.p..
Può essere richiesto un contributo di €1 p.p. per la visita guidata del Museo.
Può essere richiesto un contributo di €2 p.p. per la visita guidata del Centro storico.

I biglietti sono acquistabili esclusivamente al momento dell’arrivo al Museo o da personale autorizzato.