sezze-cultura-edifici-storici-cop-1920x600

Palazzo De Magistris

Si tratta di un palazzo rinascimentale (XV secolo) appartenuto alla nobile famiglia De Magistris. Percorrendo un lungo ed ampio vestibolo si arriva ad un cortile interno, miracolosamente sopravvissuto alle moderne esigenze. La corte è rettangolare e su di essa si aprono per ben 3 piani, con balconi coperti da arcate. Non ha subito alcun restauro ed appartiene a più persone private.

Palazzo Rappini

Il palazzo, di grandi dimensioni, fu restaurato sul fine del Settecento dal marchese Gaetano Rappini, chiamato da papa Pio VI a bonificare le paludi pontine. Il palazzo recentemente ha subito profonde trasformazioni, ma al suo interno si trovano ancora interessanti affreschi. In Via Valerio Flacco si conserva un monumentale portale in pietra con arco a tutto sesto e lo stemma dei Rappini.

Palazzo De Ovis

Il palazzotto signorile De Ovis, nome degli antichi proprietari, è posto in via Umberto I. Esso comprende una corte centrale rettangolare su cui si affacciano le varie parti dell’edificio.

Interessante è una parete, con muratura medievale di cui fanno bella mostra sette beccatelli di calcare. Molto bella e monumentale è il portale d’ingresso con arco a tutto sesto. Esso è rivestito da una robusta modanatura in calcare che forma tre cordoli, di cui quello mediano è fortemente aggettante. Agli alti del portale sono due grandi finestre rettangolari formate da conci sagomati.

Palazzo del Vescovado

Posizionato in via Flacco, presenta una facciata con elementi medievali e gotici, come l’ingresso che presenta un arco ogivale ed una torre che caratterizza l’edificio realizzato interamente in pietra locale

Palazzo Normesini

Si trova all’ingresso del centro storico e si affaccia su Porta Romana.

Di stile medievale, presenta una facciata con un bel parato murario. Si notano una robusta casa-torre caratterizzata da una lunga feritoia ed un edificio dall’aspetto austero ingentilito da 3 eleganti finestre a bifora con archetti a tutto sesto, ottenuto da blocchetti bianchi, che rompono l’uniformità del calcare grigio dell’insieme delle scritture. Gli archetti sono separati da esili colonnine senza scanalature e con piccoli capitelli. L’ingresso del palazzo è all’inizio di via Corradini ed è caratterizzato da un robusto portale con volta a sesto acuto, a modo gotico.