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Sul cammino di San Tommaso: Maenza e Priverno

MAENZA

Padre Angelo Walz descrive Maenza come un incantevole paese situato in una posizione panoramica. I turisti vengono accolti in Piazza S. Reparata, al centro della quale si trova una fontana. La piazza si trova tra due colli, uno dei quali ospita il nucleo storico con il Castello baronale, mentre l’altro, ricoperto di uliveti, ha subito varie trasformazioni. Ai piedi di questo colle si trova l’antico convento francescano, ora scuola, e la Chiesa di Santa Reparata del XV secolo.
Proseguendo lungo Via Circonvallazione, si ammirano le case arroccate e la valle con vista sul mare all’orizzonte. Nel centro storico, si trova Palazzo Pecci, residenza estiva della famiglia Pecci, che diede i natali a Papa Leone XIII. Accanto, l’antica Chiesa di S. Giacomo del XIII secolo, ormai sconsacrata. In Piazza del Duomo si erge la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, ricostruita nel 1887 da Papa Leone XIII con il proprio stemma sulla facciata.

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All’apice del percorso si trova il maestoso Castello Baronale, testimone di secoli di storia. San Tommaso d’Aquino visitò spesso il castello e vi soggiornò l’ultima volta nel 1274, anno della sua morte. Durante il soggiorno, colpito da una malattia, chiese di essere trasferito al monastero di Fossanova. La camera dove alloggiava è ancora conservata, luogo del miracolo delle aringhe, citato nel processo di canonizzazione.
La strada discende dal paese e conduce, in pochi chilometri, a un paesaggio naturale con alberi, boschi e sentieri che portano a monte Acuto e monte Gemma, ideali per escursioni a piedi, a cavallo o in mountain bike.

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PRIVERNO

Privernum, antica città dei Volsci, ha una storia ricca e complessa che inizia come insediamento volsco e successivamente diventa municipio romano e colonia di cittadini romani. La città si trovava in una posizione strategica nella fertile vallata del fiume Amaseno, circondata dai Monti Lepini e Ausoni, e rappresentava un importante nodo commerciale tra la valle del Sacco e la costa tirrenica. Nel 394 a.C., Privernum fu conquistata e distrutta dai Romani. Come colonia romana, fu rifondata in pianura e prosperò grazie alla sua agricoltura fiorente e al traffico su un articolato sistema viario. I ritrovamenti archeologici testimoniano la ricchezza e lo sviluppo della città durante il periodo repubblicano e il I secolo dell’Impero.  Nel XII secolo, gli abitanti abbandonarono la pianura per trasferirsi sul Colle Rosso, dove gradualmente si sviluppò l’attuale città di Priverno (noto come Piperno fino al 1928). Qui sorsero la cinta muraria difensiva, il Palazzo Comunale e numerose chiese, tra cui la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, eretta nel XIII secolo e rifatta nel XVIII secolo.

Priverno ha fatto parte dello Stato Pontificio fino al 1870 e attualmente è parte della provincia di Latina. Il Museo Archeologico, inaugurato nel 1996, espone reperti che narrano la storia della città dall’età protostorica fino alla colonia romana.

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Il Parco di San Martino, circondato da un’antica residenza cinquecentesca, è un’area naturale di 33 ettari con sentieri percorribili e un percorso ginnico in legno. Priverno è rinomata per la sua cucina semplice e la produzione di mozzarella di bufala, conosciuta grazie alla “Strada della Bufala”. Ogni agosto, la Festa Medievale di Fossanova celebra l’antico fascino del Medioevo con rievocazioni storiche, balli, e tradizioni culinarie.

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di FRANCESCA ARCESE

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